"Pergolesi anima scurdata Opera buffa", presentato a Cosenza il libro di Maria Primerano 

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images "Pergolesi anima scurdata Opera buffa", presentato a Cosenza il libro di Maria Primerano 
Maria Primerano, Gabriella Coscarella e Adele Bonofiglio
  12 aprile 2024 14:14

Presentato a Cosenza nella prestigiosa location della Biblioteca nazionale il libro Pergolesi anima scurdata Opera buffa, della scrittrice catanzarese, la cardiologa Maria Primerano. Una sala conferenze gremita ha accolto l’invito dell’Associazione culturale Xenia, che opera in città ormai da quindici anni e che è presieduta dalla dott.ssa Gabriella Coscarella. Ad aprire il pomeriggio culturale la Dottssa Adele Bonofiglio direttrice della Biblioteca nazionale.


Gabriella Coscarella e Maria Primerano

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Il testo, pluripremiato in tutta Italia - Primo classificato nel 2021 al Premio letterario La Ginestra in Firenze - e catalogato nelle più prestigiose biblioteche europee e americane, è un omaggio a Pergolesi, a Napoli e alla sua gente, “una storia che affascina sempre e che non mi stanco di riproporre”, dice l’Autrice. Il pomeriggio culturale, molto gradito, si è poi concluso con il firma copie presso lo storico Caffè Renzelli.

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Pergolesi anima scurdata Opera buffa, Helicon Edizioni, ruota intorno alla figura di Giovambattista Pergolesi, musicista, e alla sua sfortunata storia di vita, conclusasi con la morte per tisi e la sepoltura in una fossa comune. “Tutto ciò”, come specifica l’Autrice, “costituisce, da una parte, il lato serio della narrazione, risultato dell’inevitabile suggestione determinata dai tragici fatti del nostro tempo, cui si affianca, dall’altra, la storia di Don Lollò, parroco della Cattedrale di Pozzuoli e della perpetua Carmelina, che, scorrendo parallela alla narrazione precedente, ne disegna, al contempo, il lato faceto, ponendosi in antitesi con essa quasi a volere esorcizzare, in una gabbia di parole, l’orrore, lo sbigottimento e la morte cui abbiamo assistito in piena pandemia da Covid19.

La creatività del libro nasce grazie a un escamotage narrativo molto fascinoso e suggestivo, quello relativo al culto delle aneme pezzentelle nel Cimitero delle Fontanelle in Napoli, preso in prestito per tracciare le storie e per tessere in modo assai originale, in fondo oltre che tenero e commovente, l’ordito. Un’Opera Buffa, in cui amori, spaventi, piccoli abbindoli, finzioni, giochi di amanti, situazioni buffe, vissuti nella quotidianità del curato e della perpetua, consentono all’autrice di portare musica e teatro nel teatro della vita, tra narrazioni e versi che s’inseguono a scialo fino all’incalzare ritmico e risoluto della stretta finale. Il tutto in omaggio a Pergolesi che dell’Opera Buffa ne fu Maestro.

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