Pesca tonno rosso: cresce la quota riservata ai calabresi

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Pesca tonno rosso: cresce la quota riservata ai calabresi
Gianluca Gallo, assessore regionale

Il Ministero accoglie osservazioni e richieste della Regione Calabria: L'assessore Gallo:"Una buona notizia per le nostre marinerie"

  30 maggio 2020 10:35

Accolte le osservazioni formulate dalla Regione: alle marinerie calabresi sarà riservata una quota maggiore nella pesca al tonno. La notizia è stata ufficializzata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in risposta alle istanze con cui, nelle settimane passate, l’assessore regionale alle politiche agroalimentari, Gianluca Gallo, insieme al suo omologo siciliano Edgardo Bandiera, aveva invitato il Ministro Teresa Bellanova a riconsiderare gli spazi concessi ai pescatori di Calabria e Sicilia, al fine di valorizzare la Pesca costiera artigianale ed incrementare almeno la quota da assegnare sul “Sistema della quota indivisa”.

“Il confronto avviato col Ministero – spiega Gallo – ha consentito di ottenere risultati importanti, racchiusi nei decreti direttoriale adottati il 26 ed il 28 Maggio. Per quanto riguarda in particolare la Calabria, in aderenza alle nostre istanze, è stato stabilito che della quota residua di circa 51 tonnellate di contingente indiviso poco meno di 20 siano riservate alle imbarcazioni iscritte negli uffici marittimi ricadenti nelle giurisdizioni di alcune Direzioni Marittime, tra le quali quella di Reggio Calabria”.

Banner

Altro obiettivo raggiunto, “l’assegnazione di altre 12 tonnellate alle imbarcazioni denominate “Feluche”, riconoscendo alle stesse l’importanza da sempre rivestita nell’area dello Stretto di Messina, grazie alla loro lunga storia”.

Banner

Conclude Gallo: “Essere riusciti a ritagliare maggior spazio all’interno della rigida cornice fissata dall’Unione Europea in fatto di stock ittici è un significativo passo in avanti a sostegno delle marinerie locali. Il nostro impegno proseguirà affinché, pur nello scenario dato, mediante bandi pubblici diventi possibile favorire l’ingresso di nuove imbarcazioni ed assicurare un ricambio che valga a vivificare il comparto ed a preservare una tradizione di pesca particolarmente selettiva e, soprattutto, ecosostenibile”.

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner