Petrolmafia, parte il processo d'Appello sul business del petrolio in odor di 'ndrangheta (NOMI)

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images Petrolmafia, parte il processo d'Appello sul business del petrolio in odor di 'ndrangheta (NOMI)

  18 settembre 2025 13:26

di STEFANIA PAPALEO

Processo Petrolmafia, si riparte dalla Corte d'Appello per gli imputati rimasti coinvolti in un presunto sistema di gestione illecita nel settore dei carburanti, connesso a condotte di stampo mafioso e reati contro la pubblica amministrazione (LEGGI QUI). Rigettata la richiesta di rinnovazione avanzata dai sostituti procuratori generali Buzzelli e Di Maio, i giudici (presidente: Carotenuto; a latere: Mastroianni e Tedesco) hanno dato lo start al processo, rinviando al prossimo 16 ottobre per la requisitoria della pubblica accusa e le conclusioni delle parti civili. A seguire, le arringhe del collegio difensivo, sulla base di una calendarizzazione che prevede per il 18 dicembre l'ultima udienza con eventuale sentenza.

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Sul banco degli imputati, boss e picciotti della 'ndrangheta vibonese e lametina, colletti bianchi e imprenditori in odor di mafia, tutti a rispondere, a vario titolo, di aver ruotato intorno a una presunta associazione per delinquere, con base a Vibo Valentia, finalizzata alla evasione dell’Iva e delle accise su prodotti petroliferi, costituita, organizzata e diretta – secondo l’accusa – da persone ritenute vicine alla ‘ndrangheta, grazie anche alla collaborazione di imprenditori titolari e gestori di attività economiche ubicate in Sicilia. Teorema accusatorio al quale si aggiunge il capitolo relativo ai presunti condizionamenti sulla Provincia di Vibo, dalle elezioni agli appalti pilotai. 

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Più di cinquanta gli imputati sotto processo, fra cui il boss di Limbadi Luigi Mancuso e l’imprenditore Giuseppe D’Amico, entrambi condannati a 30 anni di reclusione,  oltre a dipendenti e dirigenti della Provincia di Vibo Valentia, nonché l’ex presidente dell’Ente, Salvatore Solano, condannato ad un anno. In 26 erano stati invece assolti, con sentenza impugnata dalla Dda di Catanzaro che aveva portato avanti le indagini.

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Fra le costituite parti civili del processo anche l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell’Interno, la Regione Calabria, la Provincia di Vibo Valentia. Nel collegio difensivo figurano, tra gli altri, gli avvocati Sergio Rotundo, Vincenzo Cicino, Francesco Gambardella e Nico D'Ascola.

I NOMI E LE CONDANNE DI PRIMO GRADO

  • Fernando Assunto Emanuele Aber (cl ’62), di Catania –  assolto (chiesti 5 anni e 6 mesi) 
  • Roberto Aguì, del 1971, di Bovalino – assolto  (chiesti 6 anni)
  • Nicola Amato, (1975), di Catania – 5 anni e 6 mesi (chiesti 12 anni)
  • Benedetto Avvinto (cl 1974) di Cercola – 3 anni e 5 mesi (chiesti 4 anni e 6 mesi)
  • Pietro Bonanno – (1981) di Catania – assolto
  • Anna Bettozzi, (cl ’58), di Roma – 6 anni e 1 mese  (chiesti 7 anni e 6 mesi)
  • Anna Buonfante, (cl 1991), di Napoli – assolto (chiesta assoluzione)
  • Vincenzo Campajola, (1965), di Napoli – assolto (chiesti 7 anni e 6 mesi)
  • Antonio Angelo Isaia Capria, (cl ’64), di Nicotera, dipendente della Provincia di Vibo – assolto (chiesto 1 anno)
  • Alberto Coppola, (1977), di Napoli – 9 anni e 10 mesi (chiesti 15 anni)
  • Carmine Coppola, (1998), di Napoli – assolto (chiesta assoluzione)
  • Roberta Coppola, 1998, di Torre del Greco – 4 anni e 4 mesi (chiesti 4 anni e 6 mesi)
  • Felice D’Agostino, (1982), Bari – 6 anni e 1 mese  (chiesti 6 anni e 6 mesi)
  • Angela D’Amico, (cl ’67), di Piscopio – assolto (chiesti 2 anni)
  • Antonio D’Amico, (cl ’64) di Piscopio – 18 anni e 10 mesi (chiesti 26 anni)
  • Domenica D’Amico, (cl ’60), di Vibo Valentia – assolto (chiesti 2 anni)
  • Giuseppe D’Amico, detto Pino, (cl ’72), di Piscopio – 30 anni e 39 mila euro di multa (chiesti 30 anni)
  • Rosa D’Amico, (cl ’66), di Vibo Valentia – assolto (chiesti 2 anni)
  • Francesco D’Angelo, (cl ’46), alias “Ciccio ‘Ammaculata”, di Piscopio – 10 anni (chiesti 28 anni)
  • Gaetano Del Vecchio, (cl ’62), Tropea, dirigente della Provincia di Vibo – assolto (chiesto 1 anno)
  • Virginia Di Cesare, (cl ’93), di Roma – 4 anni e 7 mesi (chiesti 7 anni)
  • Biagio Esposito, (1984), di Napoli – assolto (chiesti 3 anni e 6 mesi)
  • Carmelo Fabretti, (1980) di Catania –  2 anni 2 mesi (chiesti 3 anni e 3 mesi);
  • Giuseppe Fasulo, (cl 1962), di Taranto – 5 anni (chiesti 4 anni)
  • Sebastiano Foti, (1976), di Catania – 4 anni e 5 mesi (chiesti 6 anni)
  • Antonio Francolino, (cl ’65), di Vibo, dirigente della Provincia di Vibo – assolto (chiesto 1 anno)
  • Salvino Frazzetto, (1959), di Catania – assolto (chiesti 6 anni e 6 mesi)
  • Gennaro Gravino, (1976), Napoli – 3 anni e 10 mesi (chiesti 6 anni)
  • Giasone Italiano, (1969), di Delianuova – assolto (chiesti 9 anni e 6 mesi)
  • Salvatore La Rizza, (1980), di Vibo Marina  – assolto (chiesti 4 anni)
  • Sergio Leonardi, (1978), di Catania – 8 anni e  10 mesi (chiesti 10 anni)
  • Cesare Nicola Limardo, (cl ’93), residente a Limbadi, in qualità di titolare della Dicn Petroli ubicata a Filandari – 3 anni (chiesti 5 anni)
  • Paolo Lipari, (cl ’77), di Stefanaconi – 3 anni e 3 mesi (chiesti 4 anni e 6 mesi)
  • Sebastiano Lo Torto, (cl. ’70) di Nicotera – assolto (chiesti 6 anni e 10mila)
  • Luigi Mancuso, (cl ’54), di Limbadi – 30 anni (chiesti 30 anni)
  • Francesco Mancuso, ( cl ’57), di Limbadi, detto “Tabacco”  – 10 anni e 2 mesi (chiesti 24 anni)
  • Silvana Mancuso, (cl ’69), di Limbadi – 12 anni e 2 mesi (chiesti 25 anni)
  • Nazzareno Matina, (cl ’71), di Stefanaconi – 2 anni e 10 mesi (chiesti 4 anni)
  • Giulio Mitidieri, (1952), di Marsicovetere (Pz) – 5 anni e 1 mese (chiesti 7 anni)
  • Francesco Monteleone, (cl ’85), di Vibo Valentia ma residente a Milano – 2 anni e 6 mesi (chiesti 2 anni)
  • Luciano Morabito, (1958), di Africo – assolto (chiesti 6 anni)
  • Lucia Nurcato (1971), di Napoli – assolto 
  • Irina Paduret, (1986), Moldavia – assolto  (chiesti 16 anni)
  • Zhelev Petyo Petkov, (1978), Bulgaria – 2 anni e 10 mesi (chiesti 4 anni)
  • Fabio Pirro, (1978), di Napoli – assolto (chiesti 4 anni e 6 mesi)
  • Francesco Saverio Porretta, (1974), Milano – assolto  (chiesti 16 anni e 6 mesi)
  • Antonio Prenesti, (cl ’66), di Nicotera – 15 anni (chiesti 20 anni)
  • Rosamaria Pugliese, (1975), di Maierato – 7 anni (chiesti 20 anni)
  • Rocco Raccosta, (1955), Oppido Mamertina – assolto   (chiesti 9 anni)
  • Giuseppe Ruccella, (1981), di Filogaso – 12 anni e 1 mese (chiesti 18 anni)
  • Fortunato Salamò, (1966), di Vibo Valentia – 2 anni e 10 mesi (chiesti 4 anni)
  • Rosario Cristian Santoro, (1995), di Palermo – assolto  (chiesti 9 anni)
  • Emanuela Scevola, (1981), di Napoli – assolto  (chiesti 5 anni)
  • Damiano Sciuto, (1989), di Catania – 4 anni e 5 mesi (chiesti 6 anni e 6 mesi)
  • Salvatore Solano, (cl ’79), sindaco di Stefanaconi ed ex presidente della Provincia di Vibo Valentia – 1 anno e 50 euro di multa (chiesti 7 anni)
  • Francescantonio Tedesco, (1968), di Vibo Valentia (ai domiciliari per l’inchiesta Imponimento, ex consigliere comunale di Vibo) – 10 anni e 1 mese (chiesti 15 anni)
  • Giuseppe Terranova, (1963), di Messina – 12 anni e 9 mesi (chiesti 15 anni)
  • Domenico Roberto Tirendi, (1986), di Napoli – assolto  (chiesti 9 anni)
  • Ernesto Tortora, (1975), di Napoli – 2 anni e 4 mesi (chiesti 4 anni e 6 mesi)
  • Racid Tots, (1982) – assolto  (chiesti 9 anni); 
  • Roberto Trovato, (1987), di Catania – 4 anni (chiesti 4 anni)
  • Gennaro Visese, (1977), di Napoli – 2 anni (chiesti 3 anni e 6 mesi)

 

 

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