di TERESA ALOI
Ha tutti i permessi: da quelli rilasciati dall'Amministrazione comunale a quelli della Curia passando per la Regione. Ma a bloccare tutto per don Giorgio Rigoni, parroco della chiesa Ss Pietro e Paolo Apostoli a Petronà è la Sovrintendenza dei beni culturali. E per il sacerdote senza alcuna motivazione.
La questione ruota attorno al progetto relativo all'apertura di una porta laterale all'edificio sacro per "ovviare" a quelle scale sulla facciata principale che rappresentano un vero e proprio ostacolo sia per disabili che per gli anziani. .
"Attualmente - spiega il sacerdote - in chiesa si accede solo da quelle scale anche se la legge obbliga, anche per un problema di emergenza, ad avere una seconda uscita".
Il progetto esiste dal 2018. Ma solo su un pezzo di carta. "Le Istituzioni dovrebbero essere a servizio della cittadinanza ma così non è" tuona don Giorgio.
Una "battaglia" che don Giorgio ha trasferito anche sui social, sulla sua pagina di facebook dove sottolinea che "i Beni culturali continuano nel negare al paese il diritto sancito dalla legge di abbattere le barriere architettoniche nella propria chiesa nell’indifferenza totale di tutti". Dove ricorda i "suoi" fedeli salire piano piano, a fatica quelle scale per assistere alle celebrazioni eucaristiche. "Arrampicandosi, ansimando su quella maledetta gradinata contando i gradini". In quella chiesa "dove solo i morti possono entrare senza problemi"
Un appello dopo un altro. E un altro ancora. Ma al momento quella porta resta solo disegnata sulla facciata laterale.
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