Petrusinu ogni minestra: "La politica catanzarese è interessata ai trasporti e alle infrastrutture?"

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  08 gennaio 2025 10:43

Pochi giorni fa la politica regionale ha magnificato, legittimamente, il record storico raggiunto dai tre aeroporti calabresi per via dei 3,6 milioni di passeggeri superati nel corso del 2024. Un dato positivo che però impone l’obbligo, soprattutto in capo ai decisori politici, di una riflessione seria e definitiva riguardo alla rete infrastrutturale dei trasporti deputata a collegare i vari territori della nostra regione.

Partire dalla Calabria, o arrivarci, deve significare anche facilità di spostamento dalle varie parti del territorio, soprattutto a motivo della particolare condizione di isolamento in cui tante aree della regione sono costrette. Ottimo, dunque, l’incremento del 75% dei viaggiatori che ha ottenuto lo scalo aeroportuale di Lamezia Terme grazie ai 2.700.000 passeggeri ivi transitati nel 2024; ma per rendere tale dato davvero significativo occorre azzerare una volta per sempre l’atavica carenza di collegamenti da e per l’area centrale della Calabria.

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A tal proposito, se è condivisibile il progetto di raddoppio della linea Paola-Cosenza, fra l’altro già elettrificata, non si comprende il motivo per cui un analogo progetto non sia previsto lungo l’Istmo di Catanzaro che collega – nel punto più stretto d’Italia e perciostesso il più strategico della Calabria – il versante jonico con quello tirrenico. Una “distrazione” imperdonabile che addebitiamo a RFI e ovviamente alla politica. Pensiamo ad esempio alle aree del Crotonese e della Locride, la cui utenza avrebbe tutto il diritto di raggiungere lo scalo aeroportuale catanzarese di Sant’Eufemia ma ciò di fatto viene compromesso dalla mancanza di collegamenti ferroviari ad hoc.

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I dati evidenziano inoltre che Lamezia è il punto di arrivo preferenziale nella nostra regione sia attraverso il traffico aereo che quello ferroviario. Come si può allora pensare di sviluppare il territorio in assenza di un’adeguata rete della mobilità nell’area centrale della Calabria, a partire dalla famigerata linea veloce Catanzaro-Lamezia?

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Prendendo spunto dai dati positivi di traffico realizzato nel 2024, proponiamo questa nostra riflessione al sindaco di Catanzaro, al presidente della Provincia, al presidente del Consiglio regionale, ai consiglieri regionali e ai parlamentari eletti nel nostro territorio. Li invitiamo a battersi in favore del territorio centrale della Calabria. Li invitiamo a proporre e a monitorare con convinzione, pervicacia e costanza progetti reali di riqualificazione infrastrutturale dei trasporti.

Associazione culturale
Petrusinu ogni minestra

 

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