"La definizione dei piani di zona è un passaggio fondamentale per rispondere ai bisogni delle nostre comunità attraverso un’azione concertata che vede il coinvolgimento di enti locali, ASP, enti del terzo settore, cittadini. L’ambito territoriale di Crotone, che ricomprende i Comuni di Belvedere di Spinello, Crotone, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Rocca di Neto, San Mauro Marchesato e Scandale, ha previsto l’organizzazione di diversi tavoli tematici ai quali ha invitato a partecipare tutte quelle organizzazioni con esperienza nei diversi settori di riferimento per sviluppare in maniera condivisa l’analisi dei bisogni ed elaborare servizi ed interventi in grado di rispondere alle specifiche esigenze del territorio. La strutturazione del calendario e le modalità di partecipazione ai tavoli tematici, tuttavia, destano non poche perplessità. Non è in discussione la competenza delle figure professionali utilizzate per la conduzione dei tavoli tematici anche a seguito del protocollo d’intesa stipulato con l’Unical, il problema da noi individuato risiede tutto nella mancanza di un riferimento politico certo e costante che chiarisca ed espliciti gli obiettivi che si intendono perseguire, chi e come decide in relazione all’approvazione del piano di zona". Si legge in una nota.
"Alcune osservazioni ci sembrano d’obbligo: In primo luogo come mai il calendario degli incontri dei tavoli tematici diramato dall’ambito territoriale di Crotone prevede addirittura degli incontri nel mese di novembre quando la scadenza fissata dalla regione Calabria per la presentazione ufficiale dei piani di zona da parte degli ambiti territoriali, peraltro già oggetto di proroga, è quella del 31 luglio scorso? Si è a conoscenza di una ulteriore proroga oppure il lavoro dei tavoli non servirà visto il superamento del termine fissato dalla Regione?
In secondo luogo nelle riunioni sinora svolte si è manifestata l’importanza di avere a disposizione dei dati complessivi relativi alle persone che dovrebbero usufruire dei servizi, ai servizi presenti sul territorio allo scopo di rispondere a specifici bisogni, come ad esempio quelli delle persone con disabilità, presenti nell’ambito territoriale di Crotone. I dati che gli enti del terzo settore possiedono, comprensibilmente parziali e limitati, non possono essere la base per l’analisi dei bisogni e la conseguente programmazione degli interventi: è necessario che le istituzioni preposte e competenti condividano i dati complessivi di cui dispongono se si vuole effettivamente sviluppare una programmazione che si riveli efficace ed efficiente evitando inutili sprechi di risorse per servizi magari già attivi o superflui.
In terzo luogo, considerata la presenza di numerosi bisogni da soddisfare, ci si chiede come saranno individuate le priorità su cui intervenire e chi deciderà quali saranno gli interventi da realizzare e la quantità di risorse da investire".
"Si tratta di interrogativi seri e, dal nostro punto di vista, più che legittimi non solo per una questione di trasparenza ma, ancor di più, per garantire che il percorso volto alla definizione dei piani di zona possa essere realmente funzionale alla definizione di interventi atti a soddisfare i bisogni dei nostri concittadini che si trovano in condizioni difficoltà. Il rischio che corriamo, altrimenti, è quello di utilizzare il tempo in modo non appropriato creando un danno ulteriore proprio a quanti, in questa delicata fase colma di incertezze e di disagi, necessitano più che mai di assistenza e di servizi qualificati. I dati contenuti nel Piano Sociale regionale, peraltro, delineano un quadro più che allarmante proprio per l’ambito territoriale di Crotone, segno che più di qualcosa fino ad oggi non ha funzionato in modo adeguato. Alla luce di questa situazione volgiamo un appello alle istituzioni affinché vi sia una reale assunzione di responsabilità sul tema della programmazione ed elaborazione dei piani di zona onde evitare l’ennesimo fallimento che avrebbe conseguenze più che deleterie per le comunità ricadenti nell’AT di Crotone. I piani di zona possono essere l’opportunità per rimettere al centro dell’azione istituzionale i bisogni dei cittadini a patto che vi sia un percorso chiaro e condiviso in cui il terzo settore, così come la legge prevede, sia messo nella condizione di contribuire realmente alla definizione delle priorità, alla programmazione degli interventi necessari ed alla loro esecuzione".
CSV Calabria Centro – Presidente, Guglielmo Merazzi
ANMIC Crotone – Presidente, Giuseppe Squillacioti – Responsabile progettazione, Teresa Chiarello
A. P. E. Associazione Psicoeducativa – Presidente, Loredana De Santis
Associazione Culturale Nikol Ferrari "La Vita in un Dono"ODV – Presidente, Luciano Formaro
Baco Società Cooperativa Sociale – Presidente, Antonella Diano
GLI ALTRI SIAMO NOI ODV - sezione di Crotone – Presidente, Adriana De Luca – Referente Crotone, Giovanna Manna
Shalom Società Cooperativa Sociale – Presidente, Renato Marino
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736