di PAOLO CRISTOFARO
Atti annullati e ditta "Tps Pro S.r.l." riammessa alle fasi successive di gara per la fornitura di servizi per la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Reggio Calabria, dalle quali era stata esclusa. Oggetto della contestata partecipazione era l'omissione, da parte dell'azienda, del versamento del contributo Anac, ritenuta "difformità insanabile rispetto alle specifiche normative". Ma una sentenza del Tar della Calabria (presidente: Caterina Criscienti; estensore: Andrea de Col) non ha appoggiato le scelte della Città Metropolitana di Reggio Calabria, annullando gli atti e riammettendo la "Tps", difesa dall'avvocato Fabio Amici.
Per il Tribunale "l'omesso versamento del contributo Anac non comporta in linea di principio l'estromissione dalla gara [...] a fronte della complessità e dell'estrema incertezza di normative", spiega il dispositivo. Secondo la società ricorrente, oltretutto, l'Ente "avrebbe irragionevolmente escluso il beneficio dell'esonero dal versamento del contributo per tutta la durata del periodo emergenziale, a partire quindi dall'8 marzo 2020, il che avrebbe consentito anche di coprire la procedura di gara, indetta con bando pubblicato il 14 aprile 2020".
Alla luce delle segnalazioni della "Tps Pro S.r.l." il Tribunale Amministrativo Regionale ha quindi ritenuto di dover riammettere l'azienda esclusa alle fasi successive della gara.
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