"Nell’epocale Piano nazionale di ripresa e resilienza, presentato ieri dal Presidente del Consiglio Draghi, ci sono certamente opere strategiche e riforme importanti che potranno cambiare il Paese, ma devo registrare come la fascia jonica calabrese sia stata per l’ennesima volta messa in second’ordine." Lo sostiene Giuseppe Brugnano, consigliere comunale di San Luca (RC) di Fratelli d'Italia. "Non si capisce infatti - dice Brugnano - il motivo per cui il capitolo “infrastrutture e trasporti” contemplato dal corposo documento del Governo escluda l’area orientale della nostra regione, già atavicamente abbandonata".
"Così facendo - continua in consigliere comunale di Fratelli d'Italia - si persevera nell’inaccettabile e incomprensibile volontà di trascurare territori come quello di San Luca che, a motivo del loro difficile contesto sociale ed economico, rivendicano ben altre attenzioni da Roma. Come può un’area così piegata e segnata dal disagio non essere tenuta nella giusta considerazione? È normale che uno studente di San Luca, e dell’area circostante, debba impiegare due ore per raggiungere l’Università di Catanzaro? È accettabile che i cittadini di quel territorio siano fortemente penalizzati ogni qualvolta debbano spostarsi, per le ragioni più varie, verso il capoluogo di regione?".
"Non esiste una ferrovia che possa definirsi tale. E non esiste una strada che possa definirsi tale. Nel PNRR avremmo voluto vedere e trovare i fondi per la realizzazione della Statale 106 da Reggio fino a Taranto, senza assistere più allo stillicidio dei microlotti o macrolotti che – a macchia di leopardo e con la dilatazione di tempi biblici – non danno mai certezze circa il completamento di un’infrastruttura viaria indispensabile, fondamentale e urgente per togliere dall’isolamento non solo San Luca ma l’intera fascia jonica calabrese. Stesso discorso riguarda gli interventi in ambito ferroviario: sulla fascia jonica non troviamo Stazioni che il Piano presentato dal Governo preveda di ristrutturare! Ma c’è di peggio: si continua a non capire che l’Alta Velocità Ferroviaria in Calabria può essere realizzata sulla direttrice jonica, orograficamente ed economicamente più adatta della tirrenica ad ospitare un’infrastruttura simile; con un motivo in più - conclude Brugnano - che è rappresentato da quelle ragioni di equità reclamate giustamente da San Luca fino alla Sibaritide per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese".
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