Piattaforma video per lo Spettacolo. Di Lieto (Codacons): "Affidarla al privato ChiliTV potrebbe dilapidare ingenti risorse"

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Francesco Di Lieto (Codacons)
  03 dicembre 2020 19:07

"Il Ministro Dario Franceschini, lodevolmente, ha ipotizzato di dare vita a una piattaforma video per sostenere il mondo dello spettacolo messo in ginocchio dall'impossibilità di partecipare a spettacoli e concerti e visitare musei. La piattaforma deputata a dar vita al progetto vedrebbe la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti al 51%, con un investimento di 9 milioni di euro, oltre alla partecipazione del MiBACT con una spesa di 10 milioni (per l’anno 2020) provenienti dal Recovery Fund", questi i fatti esposti da Francesco Di Lieto, vicepresidente del Codacons, che scrive alla Corte dei Conti e al Presidente del Consiglio dei Ministri.

"La vicenda assume aspetti paradossali quando apprendiamo che il Governo, in luogo di coinvolgere il soggetto pubblico (ovvero la RAI) abbia inteso affidarsi ad un privato (appunto ChiliTV). A ciò si aggiunge che Chili tv da qualche anno registra bilanci in perdita e, rispetto alla RAI parrebbe avere una tecnologica nonchè un bacino di utenti decisamente inferiore. Un’operazione importante che nasce mortificando l’azienda di proprietà di tutti gli italiani a vantaggio di un privato che - come certificato dagli ultimi bilanci - appare davvero in grande difficoltà", queste le ragioni spiegate dal Codacons.

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"Per quanto sopra esposto, si chiede di ripensare ad un’operazione che potrebbe non solo non portare alcuna boccata d’ossigeno per sostenere la ripresa delle attività culturali, ma che rischia di dilapidare ingenti risorse che, probabilmente, potrebbero essere impiegate in maniera più produttiva rivolgendosi all’Azienda di Stato. In tutta franchezza, utilizzare somme che dovrebbero rilanciare il paese per sovvenzionare un privato in difficoltà, appare una scelta davvero singolare", ha continuato il vicepresidente Di Lieto.

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E, poi, conclude: "Caso contrario si chiede alla Procura della Corte dei Conti di approfondire e valutare se sussistano gravi irregolarità in siffatti comportamenti nonchè se sussista un danno erariale. E tanto avviando una istruttoria volta a stabilire se sia effettivamente sussistente ed a quanto ammonti il danno erariale ed a quali soggetti sia eventualmente ascrivibile la responsabilità nella produzione del suddetto danno. In caso di ritenuta sussistenza dei suddetti elementi, si insta affinché venga promosso giudizio contabile nei confronti dei responsabili". 

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