La mattina dello scorso 14 dicembre, la Squadra Mobile, con l’ausilio delle Volanti e del Commissariato Sezionale di P.S. di Catanzaro Lido, ha arrestato, in esecuzione di una misura cautelare, richiesta dalla Procura di Catanzaro ( dottoressa Caldarelli) e disposta dal GIP del Tribunale, L.C.M. cl. ’81 con l’avviso orale del Questore in atto e con pregiudizi di polizia per lesioni, tentato omicidio e C.G. cl. ’96, con l’avviso orale del Questore in atto e con pregiudizi di polizia per violenza sessuale, oltraggio a pubblico ufficiale, minacce e danneggiamento, nonché lesioni personali con l’aggravante specifica della discriminazione razziale, poiché ritenuti essere i responsabili di una rapina e del pestaggio di un cittadino somalo avvenuto il 19 ottobre scorso nei pressi di un bar di Catanzaro Lido. La vittima nell’occasione veniva colpita alla testa con una bottiglia di vetro e subito dopo con un bicchiere e derubato della somma di 50 euro, ma anche pesantemente insultato per la sua origine straniera, tanto da indurre l’Autorità Giudiziaria a contestare ai due arrestati l’aggravante della discriminazione razziale.
Dopo il primo intervento della volante, le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di identificare compiutamente i due responsabili dell’accaduto ed acquisire tutti gli elementi per permettere alla Procura di richiedere ed ottenere dal GIP la misura cautelare in virtù della quale i due indagati, rintracciati uno nel quartiere Lido e l’altro nel quartiere Santa Maria, sono stati arrestati e condotti presso la casa circondariale di Catanzaro.
L’episodio per il quale è stato arrestato, non è tuttavia l’unico nel quale è risultato coinvolto nelle ultime settimane C.G., che sempre a Catanzaro Lido, nei giorni scorsi, si è reso responsabile di ulteriori fatti violenti commessi all’interno di locali pubblici, dove pretendeva di non pagare quanto consumato o comunque di atteggiamenti aggressivi nei confronti dei titolari o di altri avventori. Per tali fatti sono tuttora in corso indagini, che potrebbero portare ad ulteriori contestazioni.
In considerazione della loro pericolosità sociale, già in precedenza gli arrestati erano stati destinatari di misure di prevenzione disposte dal Questore di Catanzaro.
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