"L’annuncio della sospensione delle attività ambulatoriali del reparto di ginecologia, atto gravissimo, è la punta dell’iceberg di un processo che in questi anni ha letteralmente “massacrato” il nostro ospedale, depauperandolo di servizi e strutture essenziali per garantire ai cittadini il diritto alla salute". E' quanto si legge in una nota stampa Rosario Piccioni (Lamezia bene comune) .
"Di fronte a questa situazione emergenziale, - prosegue - la massima assemblea democratica cittadina non può certamente stare a guardare e deve intervenire. In un'ottica costruttiva rivolgo un appello al presidente del consiglio comunale Pino Zaffina a convocare urgentemente la commissione consiliare competente per discutere insieme delle possibili vie da intraprendere per superare una situazione non più accettabile per i cittadini lametini".
"Visto che - si legge ancora - ancora non si sono costituite formalmente le commissioni consiliari, in caso di difficoltà tecniche sia direttamente il sindaco a convocare tutti noi consiglieri per decidere insieme, come istituzione, le scelte da compiere e le interlocuzioni istituzionali da avviare per dare risposte adeguate ai cittadini lametini, ai medici e agli operatori del nostro ospedale".
"Dalla chiusura del reparto di Terapia Intensiva Neonatale sette anni fa, - conclude Rosario Piccioni - con inevitabili rischi per le donne che scelgono di partorire nel nostro ospedale e il moltiplicarsi dei disagi per le famiglie costrette a recarsi in altre strutture ospedaliere, allo stop alle attività ambulatoriali di medicina, cardiologia, dermatologia, alle odissee che quotidianamente vivono gli utenti del Pronto Soccorso e i pazienti che fanno le file al ticket. Di fronte a una vera e propria emergenza che tocca i diritti fondamentali dei cittadini, è dovere della politica e delle istituzioni lametine intervenire e fare la propria parte fino in fondo. Non possiamo più aspettare. Un ringraziamento va alle associazioni e ai comitati che certamente in questi anni hanno dato uno stimolo importante rispetto alle problematiche della sanità lametina. L’ospedale di Lamezia non può continuare ad essere “passerella” o servire solo ad “annunci spot” come purtroppo è stato per troppi anni da parte della politica regionale. E oggi le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e a pagarle sono i cittadini".
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