"Tanti i papabili candidati alla carica di sindaco della città. Almeno quattro, fino ad oggi, coloro che lo hanno pubblicamente dichiarato. Nelle affollate serate dedicate alle presentazioni, i rispettivi programmi sono stati annunciati solo in linea di massima, ed è comprensibile visto che al momento non si ha nemmeno una data certa del voto. E allora ci permettiamo noi di riproporre un’idea (che avevamo pensato e reso pubblica già un paio di anni fa) che potrebbe davvero rilanciare il ruolo di Catanzaro capoluogo della regione, ruolo mai come negli ultimi tempi messo in discussione da scelte sbagliate e dallo scarsissimo peso politico della città a livello regionale e nazionale. Ai candidati a sindaco chiediamo di esprimere una propria opinione, e se positiva di inserirla nel rispettivo programma e dichiararlo pubblicamente, dichiarandoci fin d’ora disponibili a un confronto".
E' quanto si legge in una nota di Claudio Pileggi (Cara Catanzaro).
"Sembra ormai certa ed imminente, - prosegue - l’attesissima integrazione tra l'Azienda Ospedaliera Mater Domini e il Pugliese-Ciaccio. Quella che agli occhi dei più appare come una semplice e formale riorganizzazione a livello sanitario, potrebbe però diventare un’occasione unica per ripensare la città, per restituirle il prestigio perduto. Dicevamo, sarebbe riduttivo limitare la questione al puro aspetto amministrativo. Occorre ora concretamente pensare in grande, e cogliere l'occasione affinchè questa integrazione diventi una opportunità di crescita e di benefici per l'intera città. Ci sono diversi aspetti da considerare: la necessità che il rapporto Policlinico-Ospedale diventi anche fisicamente agevole; la necessità che la parte centro nord della città non soffra ulteriormente per l'eventualità di un trasferimento dell'Ospedale; la necessità che il costruendo “Pendolo”, la tanto attesa metropolitana di superficie che dovrebbe collegare su rotaia il polo di Germaneto col resto della città, sia realmente sostenibile in termini di utilizzo degli utenti, rendendo qualsiasi tratta della stessa frequentata regolarmente dai viaggiatori, scongiurando così il rischio che i costi di gestione la rendino ben presto insostenibile".
"Si parla da tempo, - evidenzia - suscitando non poche polemiche pensando alle conseguenze drammatiche che avrebbe sulla zona centro-nord della città, della possibilità di costruire il nuovo ospedale proprio nella zona di Germaneto, anziché adeguare il Pugliese. Ci sarebbero già disponibili ben 160 milioni di euro. Sarebbe, come dicevamo, davvero una scelta che affosserebbe definitivamente anche la zona nord della città, viste le migliaia di persone che quotidianamente orbitano attorno al nosocomio cittadino. E se dovesse succedere, occorrerebbe pensare cosa fare dell’attuale enorme struttura del Pugliese, visto che una semplice “casa della salute”, di cui si è parlato, non potrebbe assolutamente compensare la perdita. E allora si pone il problema di pensare una soluzione che non incida ulteriormente sullo spopolamento della parte centro/nord della città e nel contempo consenta alla sanità regionale di effettuare concretamente quel salto di qualità che farebbe del nuovo polo sanitario Mater Domini/Pugliese-Ciaccio, un prestigioso centro di riferimento regionale. Si è anche parlato, negli ultimi anni, di riportare alcune facoltà, attualmente allocate presso il Campus di Germaneto, in centro, specie Giurisprudenza, una necessità in effetti concreta per favorire il ripopolamento proprio della parte della città che maggiormente sta soffrendo del progressivo decentramento degli uffici regionali e delle facoltà universitarie".
"La nostra proposta - si legge ancora - potrebbe in effetti risolvere tutte le suddette problematiche. Si potrebbe in effetti pensare a trasferire l’ospedale Pugliese a Germaneto, evitando però di costruirlo di sana pianta, ma allocarlo invece nell’attuale struttura del Campus, naturalmente con i dovuti adeguamenti e ampliamenti. Adeguamenti che dovrebbero di conseguenza essere apportati al Pugliese per destinarlo a sede di tutte le restanti facoltà (tranne medicina naturalmente), quindi non solo giurisprudenza. Trasferire di sana pianta, in sostanza, il Campus, escluso naturalmente Medicina e Farmacia".
"Quali, in sintesi, - ribadisce - i benefici di questa proposta? 1) Creazione di un modernissimo polo sanitario a Germaneto, con Policlinico e Ospedale Regionale. Questo senza consumare altro suolo e costruire ulteriori mostri di cemento ma utilizzando (con i dovuti adeguamenti e ampliamenti) la struttura del Campus. Un polo sanitario facilmente raggiungibile, anche su rotaia, dall’intera regione, della quale diventerebbe indiscusso punto di riferimento; 2) conseguente trasferimento del Campus al posto dell'attuale ospedale. Qui esistono spazi enormi, ben più grandi e ampi di quelli del Campus attuale, facilmente adeguabili per pensare anche a nuovi corsi di laurea, ampliando l’offerta formativa dell’UMG, e ottenendo la creazione quindi di un polo umanistico/giuridico di alto livello che integrato tra l'altro col Parco della Biodiversità, consentirebbe di ottenere un Campus stile inglese (basti immaginare il parco, collegato con un semplice sottopasso al campus, popolato dagli studenti). Gli attuali parcheggi esistenti nell’area del Pugliese, oggi insufficienti a causa dell’enorme mole di utenza dell’ospedale, sarebbero invece più che sufficienti per il Campus. Una parte del Pugliese potrebbe anche ospitare una casa dello studente per gli utenti delle facoltà ivi allocate, mentre le residenze attualmente presenti a Germaneto sarebbero destinate agli studenti di Medicina e Farmacia o come foresteria per medici e dipendenti. Una piccola casa della salute, con pronto soccorso, potrebbe essere mantenuta nell'attuale blocco del poliambulatorio del Pugliese al servizio degli utenti del centro, o anche nella struttura del Ciaccio; 3) aspetto importantissimo, si eviterebbe di consumare ulteriore suolo ed erigere un altro mostro di cemento, convertendo e adeguando invece l’esistente, sia a Germaneto che al Pugliese. Una direzione, quella di evitare il consumo di suolo, che risponde alle esigenze ormai improcrastinabili a tutela dell’ambiente e del clima. Catanzaro rappresenterebbe un esempio virtuoso in tal senso; 4) si risparmierebbero non pochi fondi, visto che i 160 milioni di euro destinati al nuovo Ospedale sembrano più che sufficienti per l’intera operazione".
"Tutta la città e tutta la regione gioverebbero di una soluzione del genere. L’area di Germaneto, come detto, sarebbe agevolmente raggiungibile sia su rotaia che in auto da tutta la regione, e il Pendolo sarebbe utilizzatissimo da/verso gli ospedali, sia dal quartiere Lido che da quello centro/nord. Policlinico e Ospedale avrebbero la possibilità di interagire con maggiore facilità, essendo situati a poche centinaia di metri e non a 15 km come oggi. Nessun quartiere della città verrebbe penalizzato. Lido continuerebbe a ospitare gli studenti di Medicina e Farmacia, ma non solo, anche tutti i dipendenti fuori sede del Pugliese e del Policlinico. La zona centro/nord, - conclude - attualmente la più sofferente e che necessita di urgente intervento di ripopolamento e ringiovanimento, ospiterebbe il Campus con tutti i benefici conseguenti. Un Campus che diventerebbe un vero fiore all’occhiello, specie se si consideri la sua naturale integrazione con il meraviglioso Parco della Biodiversità. i guardi avanti quindi (e qui ci rivolgiamo anche ai rappresentanti regionali, Filippo Mancuso in primis nella sua qualità di presidente del Consiglio) programmando con coraggio e lungimiranza il futuro della città, ma si guardi anche indietro per riflettere sui tanti errori che hanno portato alla situazione attuale ma ai quali si è ancora in tempo a porre rimedio. E questa potrebbe essere l’ultima occasione, non sprechiamola"
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