di VINCENZO LONDINO *
La vita di ogni individuo è sottoposta all’influenza di numerosi agenti fisici ambientali di origine naturale ed artificiale.
Soltanto quando si superano delle soglie di concentrazioni naturali si parla d’inquinamento. Questo discorso vale anche per i campi elettromagnetici a cui siamo sottoposti quotidianamente per l’installazione di sorgenti antropiche (GRANDI ANTENNE DI TELECOMUNICAZIONI, ELETTRODOTTI, ) che spesso vanno a modificare uno stato di equilibrio naturale, determinando il cosiddetto elettrosmog. Il corpo umano, normalmente è attraversato da continue correnti ed è immerso in un campo elettromagnetico. Quando un individuo entra in un campo elettromagnetico abbastanza intenso, i campi si sovrappongono cosicché nuove correnti penetrano nei tessuti biologici creando così una perturbazione all’equilibrio iniziale . Studi condotti in varie parti del mondo hanno dimostrato una possibile nocività di questi campi elettromagnetici sia in bassa che in alta frequenza. Elettrodotti, ripetitori della telefonia mobile (stazioni radio base), motori elettrici producono campi elettromagnetici che talvolta possono superare i limiti consentiti .L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici come cancerogeni del gruppo 2 B, ovvero come possibilmente cancerogeni per gli esseri umani. Alcuni studi condotti, soprattutto negli Stati Uniti hanno dimostrato una possibile correlazione tra l’insorgenza di leucemie infantili, tumori del sistema nervoso, neoplasie in generale e l’esposizione continua e prolungata , soprattutto delle popolazioni giovanili, alle sorgenti di CEM (campi elettromagnetici ). La legislazione in proposito è alquanto complessa e bisogna fare riferimento a norme europee ed alle indicazioni dell’ OMS che fissano i limiti in funzione dei tempi d’esposizione.
Come possiamo minimizzare questi effetti, per esempio, nell’ambito domestico? Qualche piccolo accorgimento potrebbe essere utile onde minimizzare gli effetti che potrebbero derivare dall’esposizione continua e prolungata ai CEM prodotti per esempio da alcuni elettrodomestici di comune uso quali i forni a microonde, apparecchiature wi-fi e piani di induzione.
Per esempio il forno a microonde e’ un’elettrodomestico in cui la cottura dei cibi e’ dovuta all’innalzamento della temperatura generata dall’interazione tra le onde elettromagnetiche ( range di frequenza attorno a 2,45 GHz) e la materia .
I cibi (costituiti principalmente da acqua) possono essere considerati dei veri e propri dipoli elettrici immersi in un potente campo elettrico, cambiante continuamente verso, (rotazione del piatto) che induce le molecole ad un cambiamento di orientazione provocando degli urti continui tra le onde elettromagnetiche ed gli atomi delle molecole che costituiscono i cibi, questa interazione produce il riscaldamento . Purtroppo nonostante gli schermi degli elettrodomestici, alcune radiazioni fuoriescono e si diffondono nelle immediate vicinanze . Fortunatamente i valori d’intensità dei CEM decrescono esponenzialmente con la distanza, per cui basta allontanarsi di almeno 30 -50 cm per minimizzarne gli effetti.
Quello di cui accennato abbiamo voluto dimostrarlo con un semplice esperimento pratico.
Abbiamo misurato il valore del campo elettrico e magnetico di un forno a microonde in due posizioni diverse rispetto a questo elettrodomestico : la prima misura e’ stata effettata a 2 cm dal forno, la seconda a 50 cm , ebbene i valori misurati sono stati rispettivamente di 15,05 v/m e 4,56 V/m mentre per il campo magnetico i valori sono rispettivamente di : 74,27µt e 0,58µt per cui appare evidente che mammano che ci allontaniamo dalla sorgente il valore dell’intensità del campo elettromagnetico diminuisce significativamente.
Le misurazioni soso state effettuate con uno strumento professionale di ultima generazione opportunamente tarato, avente certificato Accredia.
Misure campo elettrico ( Posizione a 2,00 cm dalla superficie esterna del forno )
Misure campo elettrico ( Posizione a 50,00 cm dalla superficie esterna del forno )
Misure campo magneti
Un’ altra situazione che vale la pena accennare, riguarda le abitazioni poste nelle immediate vicinanze di cavi elettrici FIG.4, ad alta, media e bassa tensione, per gli ambienti di vita i limiti di esposizione imposti dalle normative sono di 3 µT , ma studi di letteratura hanno messo in evidenza una correlazione tra un’esposizione prolungata, anche a valori molto piu’ bassi di tale soglia (0,4µT) e l’insorgenza di alcune patologie pediatriche anche molto gravi, quali leucemie e tumori del sistema nervoso. Anche in questa situazione abbiamo voluto fare un piccolo esperimento finalizzato a produrre qualche consiglio di pubblica utilità. Abbiamo fatto delle misure del campo magnetico in prossimità di un’abitazione attraversata marginalmente da un cavo della tensione elettrica Fig. 2.
Nelle immediate vicinanze del cavo, a 2 cm, il valore del campo magnetico e’ molto elevato circa 75,00 µt, mentre nel punto piu’ vicino al cavo all’ interno dell’abitazione il valore scendeva fino ad 1µt (punto in cui era prevista la testata del letto della cameretta di un bambino), valore notevolmente più basso , ma possibilmente nocivo per la salute, in considerazione di un’ esposizione prolungata. Sempre in un punto della stessa stanza, ma piu’ distante dal cavo elettrico, il valore appariva abbastanza accettabile 0,1 µt. Dallo studio dei dati di queste misure, abbiamo ritenuto utile consigliare di spostare la disposizione della cameretta , in maniera tale da produrre al bambino un’esposizione ridotta di circa 90%.
Morale della favola
Quando si usa, per esempio il forno a microonde durante il suo uso, conviene sempre allontanarsi da esso di almeno 30 -50 cm, soprattutto se gli utilizzatori sono bambini o persone particolarmente sensibili , quali portatori di pacemaker. Nelle abitazioni che si trovano in prossimità di elettrodotti o cavi dell’alta tensione elettrica ,sarebbe opportuno fare delle misurazioni del campo elettromagnetico ed eventualmente cambiare, se necessario, la disposizione geometrica degli ambienti di vita.
Pericoli potenziali derivanti da cavi elettrici collocati in prossimità di abitazioni
*Laurea in Scienze Geologiche e Master accademico in radiazioni ionizzanti e radioprotezione
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