Pioggia di interdittive antimafia a Lamezia: una farmacia, un panificio e una sala giochi

di PAOLO CRISTOFARO

Stringenti e sempre più numerose le misure adottate dalla Prefettura di Catanzaro in termini di prevenzione e contrasto contro la criminalità organizzata di stampo 'ndranghetista. I fari degli investigatori nell'ultimo periodo hanno puntato Lamezia Terme, con numerose misure interdittive antimafia e la conseguente sospensione di attività di vario genere, con relativo ritiro dell'autorizzazione comunale SCIA per la vendita. Negli ultimi giorni, proprio a seguito delle misure interdittive confermate dall'Ufficio Territoriale di Governo di Catanzaro, hanno ricevuto lo stop una farmacia, un panificio e una sala giochi. 

Con ordinanza n°94 del 9 settembre, il Comune di Lamezia Terme, guidato da Paolo Mascaro, ha sospeso l'autorizzazione SCIA ad una farmacia che, oltretutto, aveva richiesto un ampliamento per la vendita di prodotti alimentari annessi. "Con nota del 08.09.2020 veniva richiesta alla Prefettura di trasmettere il provvedimento interdittivo", scrive l'Ente. "Con successiva nota acquisita al prot. n. 57804 del 09.09.2020 la Prefettura riscontrava che nei confronti della Società e' stato emesso provvedimento interdittivo datato 04.09.2020 e che la stessa informazione antimafia ha carattere interdittivo in sé ai sensi di legge."

L'ordinanza n°96 dell'11 settembre, invece, era riferita alla sala giochi e al panificio. "L'informazione antimafia, con esito positivo, è pervenuta dalla B.D.N.A. (Banca Dati Nazionale Antimafia) in data 10.09.2020", riferisce ancora il Comune. L'emissione di numerose interdittive antimafia è stata segnalata, recentemente, anche nell'ultimo report prodotto dalla DIA, relativo agli ultimi mesi del 2019. Secondo i dati della Direzione Investigativa Antimafia, la Calabria è seconda soltanto alla Sicilia per numero di provvedimenti antimafia di carattere interdittivo emessi.

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