Pitaro (Io Resto in Calabria): "Il ministro Speranza visiti l'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e il San Giovanni Paolo II di Lamezia Terme"

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L'avvocato Francesco Pitaro
  18 gennaio 2020 15:41

"La presenza in Calabria del Ministro della Sanità Roberto Speranza è una buona notizia. Ma lo sarebbe ancora di più se, prima di andarsene,  trovasse il tempo di visitare l’Ospedale Pugliese del capoluogo della Calabria che, per la molteplicità dei problemi organizzativi, le vistose  lacune d’organico, la piaga del precariato, i disagi provocati alla collettività da un pronto soccorso impotente a fronteggiare i bisogni e l’irrisolta questione dell’unificazione Ospedale-Università (la cui legge regionale di recente è stata impugnata dal Governo), è il simbolo di una sanità che fa acqua da ogni parte e, insieme, della sconfitta subita in Calabria dalla sanità pubblica". Lo scrive Francesco Pitaro candidato nella circoscrizione centro nella lista "Io Resto in Calabria". 

"Sconfitta che chiama in causa le insipienze del regionalismo calabrese di mezzo secolo che ha usato la sanità come bacino elettorale e, al contempo, la struttura commissariale e  un dipartimento della Regione  che, anziché governare i processi di programmazione e controllo, si sono  lasciati soverchiare dagli eventi. La struttura commissariale - prosegue Pitaro-, poi, in corso da un decennio, anziché la soluzione è diventata essa stessa un problema. Insomma, sulla sanità di questa regione, che ha da tempo superato, con implicazioni anche gravi dal punto di vista della legalità, i livelli di guardia in tutti i territori (penso, per esempio, al rischio di svuotamento, dopo le  sospensioni delle attività di cardiologia e medicina interna ed ora di ginecologia ed ostetricia, che corre il ‘San Giovanni Paolo II’, l’Ospedale di una delle più popolose città della Calabria com’è Lamezia Terme), non è più sufficiente evocare come una mantra il diritto alla salute dei calabresi. Occorre di più".

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"Se non la fine del commissariamento, visto che si ha un disavanzo di 213 milioni di euro -  costituito, per una buona parte, dagli interessi passivi, dalle spese legali e dalle procedure esecutive che gravano sui ritardati pagamenti dei fornitori - almeno la coincidenza delle funzioni col Presidente della Regione che dopo il 26 gennaio avrà l’onore e l’onere di governare la Calabria. Serve un Patto, se si vuole essere credibili,  tra Regione e Governo che dica parole di verità sui disastri nella sanità e soprattutto che  le traduca in provvedimenti esecutivi", chiosa Pitaro.

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