“Centinaia di ambulatori privati ed accreditati dal Sistema sanitario regionale che hanno messo in cassa integrazione i propri dipendenti in quanto obbligati a chiudere per via dell’ordinanza n. 4 del 10/03/20 della Presidente della Regione sono stati esclusi dall’Avviso pubblico del 15 giugno 2020 per il sostegno delle imprese calabresi che hanno dovuto sospendere la propria attività a causa del coronavirus (Aiuti sotto forma di sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti per evitare i licenziamenti durante la pandemia di Covid-19” a valere sull’Azione 3.2.1 del Por Calabria FESR FSE 2014/2020’)”.
Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro (G.misto) che chiede: “Un’intenzionale scelta punitiva per chissà quale imperscrutabile motivo o la consueta svista dovuta ad approssimazione e trascuratezza?”
Per Pitaro: "Se non ci sono ragioni profonde che hanno indotto la Regione ad agire escludendo dal ristoro gli ambulatori privati accreditati, ai agisca tempestivamente per rimediare all’errore, evitare reazioni giustamente polemiche e soprattutto giudiziarie, visto che proprio dal 22 giugno è possibile precompilare la domanda e poi da martedì 30 giugno scatterà il cosiddetto click day per l’inoltro telematico delle stesse”.
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