“Il Porto di Catanzaro Lido è tutt’altro che ‘un sogno realizzato’, come annunciava (anni addietro) un foglio elettoralistico del sindaco della città. Anzi, il Porto è tuttora un’infrastruttura - inseguita dal capoluogo della Calabria fin dagli Anni ’60 - scandalosamente sospesa, irrisolta e incredibilmente persa nelle nebbie della burocrazia statele e regionale. Un disastroso blocco di tempo, opportunità di riscatto, risorse finanziarie e umane ingiustificato e ingiustificabile che sta provocando alla città e alla Calabria danni enormi”.
È quanto afferma il
consigliere regionale Francesco Pitaro che ha inoltrato un’interrogazione per sapere dal Presidente della Regione “se ha contezza dell’intrico burocratico - amministrativo che tiene al palo un’opera di straordinaria rilevanza. E del fatto che, ad
oggi, i fondi a disposizione per il completamento del Porto di Catanzaro Lido non sono stati utilizzati e che, conseguentemente, non sono stati appaltati e avviati i lavori”. Ma soprattutto, il consigliere regionale chiede al presidente Spirlì “quale condotta e quali atti politico - amministrativi intenda porre in essere al fine di permettere l’erogazione dei fondi e l’utilizzo effettivo dei fondi de quibus e l’avvio ed ultimazione dei lavori diretti al completamento del Porto che la città capoluogo e l’intera Calabria aspettano da decenni e che, qualora ultimato, sosterrebbe lo sviluppo economico e turistico di Catanzaro, dell’intera costa e dell’intera regione”.
Pitaro nell’atto ispettivo sommariamente descrive alcune delle vicissitudini del Porto: “Nel 2012 - spiega - è stato previsto un finanziamento di euro 20 milioni di euro per il suo completamento e che il Comune di Catanzaro è il soggetto attuatore dell’appalto. I lavori sono stati avviati negli anni ’60 per poi interrompersi a più riprese fino a quando, nel 2019, viene presentato il progetto definitivo che prevede, fra l'altro, la costruzione di un circolo nautico, l'installazione di una gru, una torre di controllo, un molo, l'installazione di nuovi pontili, varie opere di restyling alle attrezzature già presenti e l'aumento dei posti barca fino a un numero di 400”.
Il consigliere regionale puntualizza che “i fondi, 20 milioni di euro, sono contemplati nel POR e che la Regione Calabria ha un interesse diretto, immediato e concreto alla utilizzazione dei fondi e al completamento del Porto che vivacizzerebbe l’economia della città e del territorio regionale”. Ancora Pitaro: “È davvero grave e urtante - specie in una congiuntura così drammatica in cui tutti (dal premier Draghi alla Confindustria ai sindacati) premono perché ogni finanziamento sia immediatamente utilizzato per generare sviluppo e occupazione - che le risorse disponibili non siano impiegate per consegnare al territorio l’opera progettata, pienamente funzionante ed effettivamente operativa”. Ad avviso di Pitaro: “dalle notizie trapelate, pare che l’erogazione del finanziamento e l’avvio dei lavori per il completamento del porto si siano arenati a causa del mancato rilascio della ‘VIA’ che il Comune di Catanzaro pretendeva venisse rilasciata dalla Regione e il cui rilascio, tuttavia, sarebbe di competenza del Ministero dell’Ambiente come da questi sostenuto. Adesso, risultando persino inutile segnalare l’incapacità del Comune di Catanzaro nel velocizzare e perfezionare l’iter amministrativo e, al contempo, il disinteresse della Regione Calabria che - nonostante l’ingente somma di denaro disponibile e la valenza regionale dell’infrastruttura - sta omettendo di intervenire tempestivamente e con la necessaria determinazione, occorre che la Regione si faccia parte attiva. E assuma, insieme al Comune di Catanzaro, una condotta politico-amministrativa efficace e propositiva, al fine di permettere finalmente l’erogazione dei fondi e l’avvio dei lavori di completamento del Porto”.
Il consigliere regionale, infine, asserisce che “essendo alle viste una seduta del Consiglio regionale con all’oggetto anche il ‘question time’, sarebbe utile che il presidente Spirlì (o l’Assessore competente) riferisse all’Aula e alla Calabria a che punto è la vicenda Porto di Catanzaro Lido. Un’infrastruttura incompiuta che è anche il simbolo eloquente di quell’immobilismo politico e amministrativo che, per rimettere in corsa le aree più svantaggiate del Mezzogiorno e del Paese, occorre archiviare inequivocabilmente e rapidamente”.