Pitaro (Pd): "Agire subito per fermare il caro-energia"
04 settembre 2022 17:35Nota di Francesco Pitaro, candidato del Pd al Senato
"Oggi sono stato a trovare degli imprenditori asfissiati dal caro - energia e dagli effetti disastrosi sulle loro attività, sulle loro vite e sulle vite dei lavoratori che derivano soprattutto dalla crisi energetica, che sta colpendo l’Occidente e che si riflette drammaticamente nelle aree più svantaggiate come la Calabria. È una crisi che deve vedere l’Europa e l’Italia mettere in campo ogni mezzo e strumento per arginarla tempestivamente, se non vogliamo pregiudicare irreversibilmente l’assetto economico nazionale e quello già fragile del Sud e della Calabria. Con l’imprenditore Giovanni Sgro’ con cui mi sono intrattenuto, abbiamo ragionato della rapidità con cui le Istituzioni di ogni livello, assieme alle forze politiche, debbono agire, superando polemiche e contorsioni elettoralistiche. Ho voluto incontrarlo a seguito delle sue proposte elaborate con l’economista prof. Vittorio Daniele, finalizzate ad affrontare l’emergenza con scienza e coscienza. L’aver elaborato ben otto rimedi su cui agire con immediatezza evidenzia non solo la gravità del momento, ma anche la capacità reattiva dei nostri imprenditori che sanno coniugare protesta e proposta. L’invito ai decisori pubblici è stringente: muoversi e fattivamente!
Anche grazie alla spinta di Draghi, il 9 settembre a Bruxelles si terrà la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell'Energia con l’obiettivo di aggiustare il mercato e non permettere a Putin di danneggiare l’Europa. Frattanto, è davvero apprezzabile che il grido d’allarme di Giovanni Sgrò, condiviso da mesi da tantissimi imprenditori, commercianti e sindaci, sia supportato da proposte puntuali per arginare quella che, se non fronteggiata efficacemente, potrebbe trasformarsi in una catastrofe sociale.
Otto proposte da prendere in considerazione, se si pensa all’enorme vantaggio in termini economici e di salvaguardia della salute e dell’ambiente. Dalla misura di sburocratizzazione e incentivazione finanziaria per l’installazione di impianti energetici rinnovabili da parte delle imprese ai fini dell’autoproduzione, all’adozione di interventi straordinari per accelerare le procedure e la finanza del Pnrr per la realizzazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici.
Dalla realizzazione di impianti di energia rinnovabile per le comunità locali o da immettere nella rete, con società in cui ci sia la partecipazione del settore pubblico (Invitalia) al credito d’imposta per una parte sostanziale degli incrementi del costo dei consumi energetici per le imprese in alcuni settori economici, anche per evitare che l’aumento dei costi di produzione si trasferisca, come sta già avvenendo, sui prezzi finali dei beni e servizi pagati dalle famiglie.
Dalla riduzione a 5 anni (rispetto ai 10 attuali) del recupero delle somme per impianti fotovoltaici da parte delle famiglie, di cui al bonus 65%. 7, alla revisione della fissazione dei prezzi del gas nel mercato TTF (l’indice di borsa del gas naturale nel mercato dei Paesi Bassi che permette il commercio di gas all’interno della rete olandese e in tutta Europa) da cui bisogna sganciarsi.
E ancora: dall’invito a valutare che, nel contempo, si possano praticare prezzi del gas legati, almeno in parte, ai contratti di fornitura, cioè sulla base dei prezzi all’importazione, che sono notevolmente più bassi di quelli del mercato TTF. 8, alla revisione della determinazione dei prezzi dell’energia elettrica alla Borsa elettrica, attualmente legato al solo prezzo del gas”.