Pitaro: “Una legge speciale Catanzaro capoluogo della Calabria"

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Francesco Pitaro
  24 settembre 2025 14:38

Una legge speciale Catanzaro capoluogo della Calabria". Lo dice Francesco Pitaro candidato al Consiglio regionale con la lista Democratici Progressisti (Tridico presidente) nel collegio Centro.
 
In 4 anni di Occhiuto presidente verso l'area cerniera della Calabria si è agito in maniera discontinua e frammentaria. Tutto ciò, pur consapevoli che nessuna strategia di sviluppo può davvero concretizzarsi, se non si rinforza la coesione territoriale del sistema / regione messa in crisi da spinte centrifughe (Reggio - città metropolitana dialoga con Messina e Cosenza con le Basilicata e la Campania) che ne riducono le potenzialità economiche e sociali. Con l'on Tridico presidente occorrerà invece riservare l' attenzione necessaria all’area centrale che deve essere messa nelle condizioni di esercitare una forte funzione di guida politico-istituzionale e di raccordo e di sintesi delle risorse pubbliche e private disponibili e dei tantissimi interessi imprenditoriali presenti su un territorio cosi fertile. Se quest’area baricentrica della Calabria non supera le attuali criticità, non solo Catanzaro rimane un capoluogo dimezzato che si può umiliare impunemente, com'è accaduto nei 4 anni di Occhiuto, ma pagano un prezzo altissimo, specie per l'innovazione e il lavoro, anche Lamezia e le province di Crotone e Vibo Valenzia. E’ inoltre necessaria, giunti a questo punto, approvare una legge speciale, di cui si parla da 20 anni, che, dando seguito alle prescrizioni dello Statuto regionale, potenzi le prerogative di Catanzaro - capoluogo e riconosca il ruolo della città al servizio della Calabria. Da qui la necessità di garantire e ampliare ogni funziona amministrativa pubblica, assicurando congrui finanziamenti regionale, nazionali ed europei. La Calabria che vuole agire da protagonista nel Mezzogiorno e in Italia non deve temere di esaltare il valore della sua capitale, anzi deve rapidamente liberarsi degli schemi di una politica che ha finora favorito alcuni territori sacrificandone altri".

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