Più in là, più in là... sempre più in là

Si apprende che il Ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia, Pd, abbia intrapreso un “Tour” nelle Regioni Settentrionali: si, proprio quelle che hanno richiesto a gran voce il Regionalismo Differenziato. Dopo mesi di patema d’animo vissuto qui al Sud a causa del paventato “Regionalismo o Autonomia” che dir si voglia, che pareva fosse sul punto di essere approvato da un momento all’altro, dopo la caduta del precedente Governo la paura era parsa sgonfiarsi a seguito delle rassicurazioni del suddetto Ministro Pd.
Certo è un po’ curioso che il PD, partito che ha attuato la Modifica del “Titolo V” e ha permesso che transitassero per “il rotto della cuffia” le “bozze Stefani” in Parlamento o dintorni, abbia fatto irruzione in contesto mediatico ad inizio legislatura, rintuzzando i “progetti Autonomistici” in pompa magna.
Francesco Boccia, infatti, ha bocciato “in toto” verbalmente l’Autonomia così come la si vorrebbe nel Nord, dando le dovute rassicurazioni al Sud circa le cautele volte alle popolazioni meridionali. Questo suo Tour a questo punto ci inquieta un po’: cosa avrà promesso Boccia ai Governatori richiedenti l’Autonomia? Quali rassicurazioni, portatosi lì, avrà dato? ...sennò ...che politico è?
Qui fra un Federalismo Fiscale in atto da dieci anni e una pericolosissima Autonomia Differenziata in fieri, il balletto continua...
Sento di avere un numero di anni congruo per giudicare quanto si muove sul terreno socio-politico nazional-territoriale.
Esiste, con certezza, un disegno per lasciare sempre più indietro il centro-Sud ovvero la parte d’Italia che va dalla Campania in giù: Questione Meridionale messa in soffitta, dunque, ed il Nord questo disegno di lasciarci sempre più indietro lo persegue indefessamente soprattutto tramite le politiche leghiste, ma non soltanto. Di contro, una Questione Settentrionale tirata fuori come “il coniglio dal cappello”, gonfiata di aria fritta perché, diciamolo, il Nord non manca di nulla...
E non è neppure vero che la vita sia meno cara al Sud.
Ho voluto fare, poiché sono per mia natura “una ricercatrice” e mi muovo sempre comparando, una “indagine di mercato” di me medesima, a Bologna dove ho pure casa, ripetendola ogni volta nel corso di anni e anni: per 10 gg con 600 euro, so dunque bene quanto io spenda lì e quanto spenda qui nel Sud... so quanto mi rimane di quei 600 euro, qui e lì.
A parte che lì anche ENEL è più leggera... Non li credo, quindi, manco mentre prendono la Comunione !
Avevano cercato di fregarci col residuo fiscale da trattenere per se’... inchiodandoci alla delinquenziale SPESA STORICA, ma sono stati fregati dalle verità disvelate da Roberto Napoletano, con tanto di inconfutabili conti redatti da AGENZIE GOVERNATIVE fondate da C.A.Ciampi, in ambito sue inchieste sul QUOTIDIANO DEL SUD. Caduto quel tentativo, ora hanno tirato fuori le gabbie salariali poiché “la loro vita” sarebbe più cara: ammesso che lo fosse, godrebbero comunque delle agevolazioni date dai 1000 servizi di cui godono e che al Sud solamente ci sogniamo; la qualcosa rende enormemente più difficile la nostra vita e, di fatto, più costosa rispetto alla loro. Questi signori vogliono sempre un congruo vantaggio: è questa la verità ! Meglio sarebbe che si pervenisse ad una SEPARAZIONE DI FATTO, ma loro non vogliono sganciarci: vogliono i proventi dello sfruttamento coloniale, ma ne respingono gli oneri e tentano di sospingerci facendoci arretrare sempre più in là... e ancora, ancora, ancora in là ! Ogni funesto traguardo, come ad esempio il Federalismo Fiscale in atto dal 2009, non costituisce mai il traguardo finale. Oggi c’è l’Autonomia o Regionalismo che dir si voglia.
Non ci sarà mai traguardo che li veda satolli della loro condizione.
E il Meridione che fa? ... protesta?!
No, emigra.

Mena Matragrano Greco

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