“Non ha mantenuto la promessa di sospendere tutti i tributi"
15 giugno 2020 09:55Domani si dovrà pagare l'IMU ed i Commercianti Reggini sono in notevole difficoltà ed in allarme; tanto che, in una loro riunione di categoria hanno sviscerato tutte le loro preoccupazioni, perché il fermo-attività per il Covid 19 ha creato la prevista consistente crisi di liquidità, che, unita alla convergenza dell'ingorgo fiscale, ha messo tutti, - (non solo i Commercianti), - nell'impossibilità di pagare l'IMU, oltre a tutte le altre tasse che si "abbatteranno" sui contribuenti tutte insieme nel mese di Giugno, comprensive dei Tributi Locali.
Il problema è consistente e reale, e gli imprenditori Reggini, - (rappresentando le loro difficoltà, all'imprenditore e Presidente dell'Associazione "Cittadini per il Cambiamento", Nuccio Pizzimenti, che era di recente intervenuto ripetutamente sulla questione sulla stampa locale, avvertendo adeguatamente per tempo, che si sarebbe verificata la crisi di liquidità, che ha investito e messo in ginocchio tutti i contribuenti indistintamente), - sono a dir poco "inviperiti", perché il Sindaco Falcomatà, a tutt'oggi, non ha mantenuto la promessa da lui fatta l'11 marzo 2020 ai contribuenti Reggini, di sospendere tutti i Tributi Locali a data da destinarsi!
Dice Pizzimenti: "I Commercianti Reggini hanno una grossa e consistente crisi di liquidità, che li sta "strozzando", molti sono ancora chiusi; e Falcomatà ha fatto finta di dimenticare la sua promessa dell'11 marzo scorso; ricordiamo ancora una volta le sue parole: "Èo un momento difficile per la situazione economica delle nostre famiglie e dei nostri imprenditori; per questo abbiamo sospeso e rinviato a data da destinarsi - (decideremo dopo quando), - gli avvisi di pagamento dei Tributi Locali. E lo abbiamo fatto per tutti, per dare una mano a famiglie ed imprese. Faremo tutto quanto è possibile, per garantire alla città una ripresa economica celere e concreta".
Incalza Pizzimenti: "Come crede il Sindaco di garantire alla città una ripresa economica celere e concreta, se non mantiene la promessa da lui fatta, di sospendere tutti i Tributi Locali a data da destinarsi? Se lo chiedono pure i Commercianti, che sono arrabiatissimi, perché si sentono presi in giro da quella che, a tutt'oggi, si è rivelata una falsa promessa, poiché martedì 16 giugno si dovranno pagare i Tributi Locali, ed i Commercianti temono, che verranno raggiunti da cartelle esattoriali e decreti ingiuntivi, perché impossibilitati a pagare!".
"Gli imprenditori, - prosegue Pizzimenti - visto che il Sindaco Falcomatà non garantisce, - (al contrario di ciò che ha promesso), - le condizioni di una ripresa economica "tranquilla", ritenendo che il Sindaco, non abbia ormai alcuna intenzione di mantenere tale promessa, chiuderanno molte loro attività, cosa che comporterà non solo un depauperamento economico ed occupazionale per tutto il territorio, ma anche una netta e macroscopica flessione delle entrate per l'Erario locale, a causa della chiusura di tantissime imprese locali, che non avendo capitali sufficienti e non volendo certamente indebitarsi con le banche, o con prestiti da "privati", preferiscono chiudere definitivamente l'attività, messa in ginocchio da ben 3 mesi di mancati introiti, dovuti al fermo coatto da pandemia e dalla "valanga" di tasse tutte insieme convergenti nell'annunciato "ingorgo fiscale" di Giugno".
"Insomma, - aggiunge Pizzimenti - Falcomatà in 6 anni di Legislatura non ne ha finora azzeccata una manco per sbaglio! Ed adesso, manda pure "a gambe per aria" il tessuto produttivo della città e di tutto il suo comprensorio! Lo invitiamo, pertanto, ancora una volta a voler riflettere attentamente, perché la diminuzione delle entrate dell'Erario Locale, comporterà, che il Comune di Reggio Calabria non potrà, quanto prima, pagare: stipendi, fornitori, imprese, fornire servizi alla popolazione ecc; e di conseguenza, quanto prima la Corte dei Conti, tornerà ad interessarsi all'Amministrazione Falcomatà! Quindi, sarebbe ragionevole e ben ponderato, che il Sindaco della "Svolta", quanto meno, spostasse i Tributi Locali al 30 Settembre 2020, come avevamo più volte invano suggerito, o addirittura meglio al 16 ottobre 2020, come hanno già da tempo fatto tutti i Comuni della provincia di Ravenna, giacché, - (lo ricordiamo ancora una volta), - il Decreto-Legge N°18/2020 consente la sospensione dei versamenti di più imminente scadenza, anche se noi riteniamo più idoneo, che il Governo Centrale adotti con apposita legge l'annullamento tombale dei Tributi maturati durante la chiusura coatta per la pandemia".
"Ció viene suggerito, - lo ricordiamo, - pure dalle LINEE-GUIDA-IFEL (Istituto per la Finanza e l'economia Locale dell'ANCI), onde consentire ai contribuenti del nostro comprensorio maggiore flessibilità nei pagamenti dovuti, perché in mancanza di idonea liquidità, non è ragionevolmente pretendibile esigere i Tributi!" conclude Nuccio Pizzimenti.
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