Polemica sulla chiesa di Squillace Lido. Mesoraca e Parentela (M5S) riaccendono vecchi rancori

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Paolo Parentela e Oldani Mesoraca
  17 luglio 2020 18:22

di PAOLO CRISTOFARO

La diatriba sulla nuova chiesa a Squillace Lido, che ha visto scendere nell'arena il Comune, l'associazione Italia Nostra, il Movimento 5 stelle e la parrocchia, ha riaperto anche vecchie "ferite" legate alla politica regionale. Tra le varie posizioni, nelle ultime ore, è emerso lo scontro diretto tra Paolo Parentela, deputato pentastellato, contrario al nuovo progetto della chiesa di Squillace e Oldani Mesoraca, consigliere comunale e già candidato a sindaco ed ex capo dell'ufficio stampa della Regione Calabria. 

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Dopo il comunicato pubblicato, nella giornata di ieri, da Parentela, che invitava il Comune a controllare il progetto della chiesa, oggi Mesoraca ha risposto duramente al parlamentare grillino. "Chi l’ha visto in tutti questi anni e, in particolare, l’anno passato, quando la nostra città si preparava alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di giugno scorso?", ha scritto in una nota il capogruppo di "TuttInsieme per Squillace". "Chi l’ha visto mai, quando si parlava di possibili accordi per una lista unitaria che potesse ridare al nostro Comune una guida più sicura e più idonea per fargli voltare pagina? Chi l’ha visto mai ai nostri dibattiti, a quelli organizzati dai partiti, dalle associazioni, dai liberi cittadini? Chi l’ha visto mai quando si è trattato di assicurare, da parte del governo, a lui vicino, uno sguardo attento e proficuo verso il nostro Comune? Ebbene, oggi "appare" all’improvviso e, attraverso una nota stampa di dubbia credibilità, sentenzia e parla a sproposito del nostro territorio e del suo possibile sviluppo", ha continuato Oldani Mesoraca.

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Non è mancata, immediata, la replica di Paolo Parentela, che ha accusato Mesoraca di avere, nei suoi confronti, astio dovuto alla sua cacciata dall'ufficio stampa della Regione. "Oldani Mesoraca prova a vendicarsi nei miei confronti, visto che come Movimento 5 Stelle lo avevamo fatto cacciare da capo dell’Ufficio stampa della giunta regionale di Mario Oliverio, ruolo ricoperto abusivamente", tuona duramente il deputato pentastellato. "Mesoraca lo fa con un commento indecente alla mia uscita di ieri sulla ricostruzione della chiesa di Squillace Lido. Insieme al sodale Vincenzo Zofrea, questo personaggio in cerca d’autore mi definisce sconosciuto e nominato, ma sul punto non fiata, tace come nella migliore tradizione calabrese. Nello specifico, avevo chiesto che il Comune di Squillace, e dunque il Consiglio comunale di lì, di cui fanno parte gli stessi Mesoraca e Zofrea, avviasse un dialogo con l’arcivescovo Vincenzo Bertolone", spiega. 

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Una chiesa, insomma, a Squillace Lido, che ha dato, sta dando e darà, indubbiamente occasioni innumerevoli di polemica politica, di dibattito politico, di punzecchiamenti, di comunicati e di contese. La vicenda ricorda - non sarà sfuggito agli amanti dei vecchi film - la vicenda della cappelletta della Madonna nel film di Don Camillo, per la quale Comune e parrocchia si azzannavano a vicenda per dimostrare la propria forza. In quell'occasione, poi, Don Camillo, furbamente, aveva ceduto per fare bella figura. Chissà chi - e quando - stavolta cederà per primo.

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