Polemiche su frasi di Morra su malattia Bucci, candidato in Liguria. Le sorelle Santelli: "Parli di programmi elettorali"

Un articolo pubblicato sul quotidiano Il Foglio ha sollevato un’ondata di indignazione nel centrodestra. Il titolo recitava: *Morra: 'Bucci è malato oncologico come Santelli: chi lo vota deve esserne consapevole'", e ha provocato forti reazioni politiche, con accuse di strumentalizzazione e insensibilità.

La presunta affermazione ha suscitato la reazione delle sorelle di Jole Santelli, Paola e Roberta: "Auguriamo al sen Morra di svolgere la sua campagna elettorale in trasferta nel miglior modo possibile ,magari parlando di programmi elettorali e di problemi  del territorio in tal modo da evitare di parlare nuovamente  di Jole in modo così poco sensibile e inopportuno , e soprattutto ribadire un pensiero poco rispettoso che colpisce tutti i malati oncologici e le loro famiglie".   

La replica di Morra: "Titolo immorale, quelle non sono le mie parole"
Nicola Morra ha respinto con fermezza le accuse, sostenendo di essere stato travisato: “Il titolo apparso sul Foglio è assolutamente immorale e attribuisce a me posizioni che non ho mai espresso. Non ho mai detto che chi vota un malato oncologico debba esserne consapevole. Questo è quanto di più lontano dai miei valori. Sono una persona con una sensibilità che attribuisce a tutti, e in particolare ai più deboli, uguale dignità e diritti”. L’ex presidente della Commissione Antimafia ha aggiunto: “Mi hanno teso un tranello. Non pensavo si potesse arrivare a questo livello di bassezza. Ho provato subito a contattare il sindaco Bucci per chiarire la mia posizione”.

Morra ha sottolineato che il suo impegno è per una sanità pubblica accessibile a tutti e ha espresso rammarico per come le sue parole siano state distorte: “Mi batto per garantire a tutti l’accesso a cure dignitose, e trovo inaccettabile che mi venga attribuito il pensiero secondo cui un malato oncologico non possa candidarsi. Chi ricorre a queste strumentalizzazioni dimostra una doppiezza morale inaccettabile”.

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