di GABRIELE RUBINO
L'Aou Mater Domini di Catanzaro mette nel mirino gli operatori sanitari no vax. Nella giornata di oggi sono state inviate le note ai dipendenti sanitari che non risultano essersi sottoposti alla somministrazione del vaccino anti Covid-19. E' nei fatti l'avvio della procedura che potrebbe portare alla sospensione dal servizio e alla contestuale mancata corresponsione della retribuzione.
La 'pratica' è portata avanti dalla direzione del Policlinico che tuttavia preferisce mantenere un certo riserbo sulla vicenda. Il numero degli operatori coinvolti non dovrebbe essere elevato, di certo una piccola porzione rispetto alle circa ottocento unità complessive (al netto degli amministrativi) su cui può contare l'azienda ospedaliero universitaria. Eppure, c'è un obbligo vaccinale che discende da un decreto del governo che deve essere osservato. E allora si è passati agli atti scritti. Sostanzialmente se il sanitario non prova la sussistenza di un'esimente alla vaccinazione e nonostante il richiamo non accetta l'inoculazione del serio, in assenza della possibilità di attribuzione di una mansione diversa non a contatto con il pubblico allora scatta la sospensione dal servizio. Una sanzione che permane fino all'avvenuta vaccinazione o, in assenza, fino al prossimo 31 dicembre.
Stando ai provvedimenti ufficialmente assunti in Calabria, l'Asp di Catanzaro ha finora comminato la sospensione a un veterinario e a un'infermiera. L'Asp di Reggio Calabria si era mossa 'contro' una quindicina di dipendenti che poi in gran parte hanno deciso di vaccinarsi.
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