L'Aou Mater Domini cerca un addetto stampa nonostante l'incarico del commissario straordinario scada a novembre. Dall'avviso non è chiara la durata e il compenso per il professionista di nomina fiduciaria
16 agosto 2022 14:11di GABRIELE RUBINO
Il commissario straordinario dell’Aou Mater Domini di Catanzaro cerca un addetto stampa. L’intento è nobile, anzi sacrosanto. Ampiamente sottovalutata da Asp e aziende ospedaliere calabresi la comunicazione istituzionale, se fatta bene, diventa un elemento fondamentale nella Pubblica Amministrazione e in particolare nella sanità, settore in cui la percezione dei servizi gioca un ruolo non secondario. Se il fine è inappuntabile, emergono non poche contraddizioni all'interno dell'avviso 'estivo'.
Prima macroscopica questione di opportunità. L’incarico di Vincenzo La Regina, attuale commissario dell’ex Policlinico di Catanzaro, al pari di tutti i vertici delle aziende calabresi, scadrà a novembre. Diciamo che la tempistica non è ideale, senza dimenticare la peculiarità degli ospedali di Catanzaro parallelamente interessati alla procedura di integrazione (fra qualche settimana arriverà il protocollo d'intesa fra Università e Regione). Ma torniamo all’avviso per l’addetto stampa, che scade il prossimo 19 agosto. Pur se è prevista la nomina e la valutazione da parte di una commissione, l’incarico resta appannaggio di La Regina, infatti si legge: “Stante il carattere anche fiduciario dell’incarico l’individuazione verrà decisa dal Commissario straordinario scegliendo nell’ambito della rosa che verrà proposta dalla commissione di selezione contenente i soggetti ritenuti maggiormente idonei al conferimento”. Quindi, pur andando spediti, difficilmente la procedura potrà essere ultimata prima della fine di settembre. Sostanzialmente la ‘convivenza’ fra addetto stampa e commissario, che dovrebbe essere strettamente collegata vista la dichiarata natura fiduciaria, potrebbe durare per poco più di un mese. Eppure, l’avviso prevede che l’incarico duri fino al 31 dicembre. Potenzialmente oltre la scadenza dello stesso commissario. Almeno nel titolone perché a ben vedere, all’interno del bando viene specificato che “al professionista dichiarato vincitore verrà fatto sottoscrivere un contratto d’opera libera professionale della durata di sei mesi”. Dunque, anche se fosse nominato oggi stesso è chiaro che l’incarico scavallerà il 31 dicembre di quest’anno. C’è quindi una potenziale incongruenza. L'addetto stampa resterà fino al termine dell’anno o per sei mesi? E attenzione non è uno scherzo. Fra i presupposti di legittimità, indicati dall’articolo 7 del Dlgs 165/2001 (che è la norma ordinamentale che si applica), si precisa che “devono essere preventivamente determinati durata, oggetto e compenso della collaborazione”. E compenso appunto. Ma anche su questo fronte c’è qualche perplessità. Si annuncia che quello mensile sarà corrispondente a quello del collaboratore amministrativo, senza però precisare l’inquadramento contrattuale (categoria C o D) e la posizione economica. Nella delibera di approvazione dell’avviso c’è la ‘prenotazione’ di spesa per coprire il costo del contratto: 16.226 euro comprensivi di IVA. Il costo è stimato fino a dicembre o su sei mesi?
Altro svarione è sul rinnovo dell’incarico. Nell’avviso è spiegato che il contratto è rinnovabile alla scadenza. Peccato, che la legge, sempre il Dlgs 165/2001, escluda tassativamente questa ipotesi, ammettendo solo la proroga. Quest’ultima è l’estensione del termine di un contratto, mentre il rinnovo è appunto un nuovo incarico.
Giustamente l’Aou Mater Domini prima di rivolgersi a professionisti esterni ha provato con una manifestazione d’interesse rivolta ai dipendenti interni, purché iscritti all’ordine dei giornalisti. Nessuno ha presentato istanza e quindi ci si è rivolti all’esterno. Ma c’è una stranezza. Nel primo avviso (quello per i dipendenti) era disciplinato anche il punteggio da attribuire ai ‘candidati’: 60 in tutto, 30 per i titoli e 30 per il colloquio. Criteri a cui doveva attenersi la commissione, senza quindi alcun riferimento alla nomina fiduciaria. Paradossalmente, l’avviso rivolto agli esterni è più lasco. Nessun punteggio ma la commissione al massimo può proporre una rosa di quelli ‘ritenuti maggiormente idonei’ al commissario straordinario. E, altra diversità, c'è di nuovo sulla durata dell’incarico. L’addetto stampa, se fosse stato interno all’Aou Mater, avrebbe avuto un incarico non fino a dicembre o per sei mesi ma, mistero, per un anno.
Le discrasie sono corpose. Forse un po’ troppe per tenere in piedi così come è un avviso 'agostano' con nomina fiduciaria annessa del vertice dell’Aou Mater Domini che fra non molto tempo potrebbe anche cambiare. Potrebbe essere riconfermato, forse a quel punto anche l'avviso per l'addetto stampa sarebbe più opportuno e magari fatto meglio.
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