“Il sindaco Fiorita pare che continui ad abitare su pianeti diversi da quello terrestre. Quanto da lui dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale è paradossale. Non faremo, però, l’errore di controbattere punto su punto, anche se sarebbe semplicissimo, preferiamo concentrarci su alcuni concetti essenziali. Fiorita, continuando a decantare le sue lunghe bugie, vuole camuffare la sua inabilità amministrativa con l’aver trovato debiti che, a suo avviso, sarebbero stati lasciati dalla precedente amministrazione".
Lo scrivono i consiglieri comunali Marco Polimeni, Lea Concolino, Alessandra Lobello, Eugenio Riccio:
"Premesso che, prima di diventare sindaco, Fiorita è stato seduto fra i banchi dell’opposizione prendendo visione dei bilanci che gli sono stati proposti e non può, quindi, non ricordare che da anni i capitoli di spesa non trasudano di soldi. Come da lui stesso ricordato, il Comune di Catanzaro ha visto riconoscersi, dal 2010 al 2015, 15 milioni in meno di trasferimenti da parte del Governo centrale. Per tale motivo il precedente sindaco, che godeva di capacità amministrative certamente diverse da quelle dell’attuale, ha concentrato le sue massime attenzioni a reperire tutti i finanziamenti possibili per non lasciare indietro la Città".
"E questo, a meno di ripensamenti dell’ultima ora, è stato riconosciuto anche dallo stesso Fiorita. Non si apprende oggi che i bilanci degli enti locali italiani non godano di ottima salute, si pensi che non sono pochi, soprattutto nel sud Italia, i Comuni in dissesto finanziario al contrario di Catanzaro che, grazie al lavoro del passato, ha approvato un bilancio in equilibrio così come certificato dai revisori dei conti. Ciò che è morta con l’avvento del nuovo primo cittadino è la capacità di mandare avanti la città nonostante le difficoltà economiche strutturali esistenti da anni. Se Fiorita non è in grado di gestire la cosa pubblica, non addossi colpe a chi ha lavorato con serietà e abnegazione, superando gli ostacoli senza parlar mai male di nessuno".
"Ammetta, dopo quasi un anno, le sue evidenti incapacità amministrative e le sue lacune imbarazzanti. Studi sindaco, impari cosa significa disavanzo nella pubblica amministrazione e trasferisca le nozioni apprese al suo gruppo che ha utilizzato tale termine palesando un’ignoranza in materia che farebbe impallidire anche un dilettante. Fiorita ha fatto troppe promesse in campagna elettorale che non può mantenere ed è ora costretto a raccontare la favola dei debiti pregressi per togliersi dall’imbarazzo di aver mentito agli elettori. Il sindaco pensi, piuttosto, a rendere concreti tutti i finanziamenti ereditati per un valore di circa duecento milioni di euro, in aggiunta ai 3 milioni e mezzo derivanti dalla rimodulazione dei mutui. Fiorita s’impegni a non perdere ulteriori finanziamenti com’è accaduto nel caso dei 15 milioni destinati al dissesto idrogeologico e non giustifichi la sua inoperosità cercando sempre altrove le responsabilità. Dopo un anno prenda coscienza che è lui il sindaco della città e quel che si doveva comprendere si è già amaramente compreso”.
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