Polimeni: "La politica difenda l'Università di Catanzaro"

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Il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni
  20 luglio 2019 14:59

“Prendo nettamente le distanze da qualsiasi iniziativa politica che miri a indebolire il ruolo dell’Università Magna Graecia, la bolli come Ateneo di serie B, ponga le basi per un suo ridimensionamento, possibilità, quest’ultima, che non sta né in cielo né in terra”. 

Lo ha affermato il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni. “Faccio mie le preoccupazioni e le affermazioni ribadite dal sindaco Abramo, una volta di più, nei giorni scorsi. In attesa che venga convocato l’incontro con il rettore De Sarro, i consiglieri regionali espressione della città e quelli che fanno parte della commissione Sanità di Palazzo Campanella, per cui si aspetta solo che sia disponibile il numero uno dell’Ateneo, fuori sede per motivi istituzionali, non posso che ribadire un concetto in cui credo fortemente: la politica deve essere uno strumento a difesa della Magna Graecia, sempre più centrale nelle dinamiche culturali ed economiche del capoluogo”. 

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Il presidente Polimeni ha aggiunto: “Non si può prescindere da un rapporto sano e collaborativo fra le Istituzioni, e da questo punto di vista è fondamentale che il primo approdo di una partnership concreta, così come è sempre stato, sia il Comune nel quale l’Università risiede”. 

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“Mi auguro – ha proseguito – che la politica faccia quadrato intorno all’Ateneo per risolvere problematiche come quelle del mancato accreditamento di sei Scuole di specializzazione medica, ad esempio, sul quale è necessario il coinvolgimento attivo dei parlamentari calabresi, non solo catanzaresi, o per battaglie che sono spesso motivate da aspetti di campanile, di contrasto fra territori, come potrebbe essere la volontà, di una certa parte della politica cosentina, di istituire Corsi nelle professioni sanitarie all’Unical. Lotte, queste, che non hanno nulla a che vedere con i principi di razionalizzazione e buon senso che dovrebbero essere alla base di ogni azione politica e istituzionale. Allo stesso modo auspico che la medesima condivisione e unità di intenti politica possa registrarsi anche nel processo mirato alla definizione della legge regionale sull’integrazione delle aziende ospedaliere, obiettivo che deve tramutarsi al più presto dalle parole ai fatti”.  

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“Senza il ruolo centrale dell’Università “Magna Graecia”, nel settore medico come in quello giurisprudenziale, economico e sociale, e farmaceutico, anche Catanzaro risulterebbe indebolita – ha detto ancora Polimeni –, tant’è che ritengo indispensabile che la politica, senza distinzioni di schieramento, torni a dimostrare lungimiranza: l’Ateneo è il compagno di viaggio naturale per il futuro dei giovani di Catanzaro e della Calabria tutta”.

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