"E' proprio vero. per dirla con Marx "La storia si ripete sempre due volte. La prima come tragedia, la seconda sotto forma di farsa".
nella fattispecie, la tragedia consiste nel conclamato fallimento del ventennio Abramo di cui sono stati autorevoli esponenti, nonchè fervidi sostenitori, i consiglieri di opposizione che hanno pensato bene di inscenare una farsa (da intendere nel senso più letterale del termine ovvero quale genere teatrale dalle origini antiche e dall'esasperato carattere comico) nel piazzale antistante il teatro Politeama".
Lo scrive, in una nota, Gregorio Buccolieri (Catanzaro Fiorita - Psi).
"Costituisce infatti un evidente autogol l'evanescente conferenza stampa tenuta da una parte dell'opposizione sabato scorso al solo ed evidente scopo di agitare l'opinione pubblica, strumentalizzando e travisando le parole del Sindaco Fiorita nel maldestro tentativo di spostare l'attenzione dalle evidenti inefficienze e dai tanti ritardi di cui la precedente amministrazione si è resa responsabile anche in tema di cultura e programmazione teatrale.
L'impressione è stata che la "mobilitazione" del centrodestra avesse, in realtà, il malcelato intento di garantire il management piuttosto che tutelare la cittadinanza. Della serie "Salviamo il management del teatro Politeama". E magari non solo quello".
"Tuttavia, in un momento storico cosi delicato, è preferibile, in un'ottica costruttiva, guardare il bicchiere mezzo pieno e provare ad immaginare che, con lo stesso cipiglio, l'opposizione chiederà al presidente della regione Occhiuto idonee garanzie circa la questione della paventata apertura di una seconda facoltà di medicina presso altra sede universitaria in luogo di un più ragionevole potenziamento dell'esistente e di una conseguente valorizzazione delle innumerevoli risorse umani che essa presenta.
Poi con sano realismo, si guardano i fatti la cui analisi induce a ritenere che avrebbero già dovuto agire in tale direzione.
La realtà prende, dunque, il sopravvento sull'immaginazione ed anche in questa circostanza non si può non registrare un colpevole quanto connivente silenzio che al momento stride con il fragoroso appello dei melodrammatici "tenori" del Politeama".