Politeama, Fiorita replica: "L'Amministrazione di centrodestra non ha lasciato soldi, io ho trovato 100 mila euro"

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images Politeama, Fiorita replica: "L'Amministrazione di centrodestra non ha lasciato soldi, io ho trovato 100 mila euro"
Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita
  01 ottobre 2022 16:35

Dopo la conferenza stampa dei consigliere comunale di opposizione Marco Polimeni ed Eugenio Riccio, il sindaco Nicola Fiorita interviene sulla questione Politeama.
 
"Il Teatro Politeama è un bene che appartiene alla città intera e che per questo nel passato ha sempre visto lavorare in maniera unitaria tutte le forze politiche e istituzionali. E così occorrerebbe procedere anche in questo caso, privilegiando le proposte concrete – specie da parte di chi ha governato la città per molti anni – rispetto ai proclami sterili e alle polemiche inutili. Noi siamo al lavoro non solo per salvare, ma anche per rendere più forte il Politeama, altri mi sembra che lavorino solo per salvare se stessi, dopo essere stati protagonisti della più cocente sconfitta mai registrata dal centrodestra nella città di Catanzaro.
Come preannunciato al management del Politeama, dopo aver verificato che nessuna risorsa era a disposizione del teatro nel bilancio comunale e che i fondi utilizzati negli ultimi due anni erano già stati spesi per far fronte alle maggiori spese di energia elettrica e di gas, ho avviato un’opera di ricognizione delle economie presenti nel bilancio ereditato dalla precedente Amministrazione che ci consentirà di stanziare 100.000 euro circa in favore del teatro. Ovviamente verranno compiuti tutti gli sforzi possibili per trovarne ulteriori e più stabili a beneficio della Fondazione Politeama.
 
Rispetto a quanto sostenuto stamane davanti ai giornalisti dallo sparuto gruppo di centrodestra capeggiato dai consiglieri Polimeni e Riccio, bisognerebbe chiedersi: perché l’Amministrazione Abramo, in carica fino a giugno scorso, non ha stanziato all’atto dell’approvazione del bilancio annuale un contributo idoneo per il teatro? Perché i consiglieri di centrodestra non si adoperano nei confronti della Giunta regionale, che nomina un membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione - sin dall'atto della sua nascita - affinché contribuisca in favore del Teatro della città Capoluogo di Regione? Perché gli stessi consiglieri non aiutano i vertici del Politeama, da loro nominati, a intercettare bandi regionali o nazionali, come accaduto di recente per Primavera dei Teatri e come accade da anni per i prestigiosi Festival d'autunno e Armonie d'arte?
 
Il loro appello “Salviamo il Politeama” risulta oggi, perlomeno, incompleto se pronunciato dalla parte politica che ha governato per decenni la città e che ha sempre rinviato il problema della gestione di una macchina complessa, come quella della Fondazione, che si è retta quasi esclusivamente sulle risorse comunali, seppur non prevedendo uno stanziamento specifico e fisso. Più corretto sarebbe dire “Salviamo il Politeama” dai disastri di Polimeni & company. Il centrodestra catanzarese deve fare i conti con il suo passato, in questa e in tante altre vicende, prima di parlare del futuro. Oggi, la nuova Amministrazione – davanti ad una congiuntura aggravata dall’aumento sproporzionato delle bollette – eredita la responsabilità di salvare il Politeama dalla voce zero lasciata nel bilancio e, al contempo, di elaborare una visione strategica di sviluppo in grado di garantire un futuro più stabile e duraturo. L’impegno politico che ci siamo già assunti è quello di favorire un percorso che porti la Fondazione verso una più rafforzata sostenibilità, coinvolgendo gli altri Enti soci fondatori, ma anche le forze imprenditoriali e i privati che vogliano sostenere fattivamente questo percorso. Di concerto, mi auguro che i vertici del Politeama proseguiranno nella ricerca di nuove partnership e nella partecipazione a quei bandi che consentono a molti teatri di ridurre il peso percentuale del contributo pubblico.
In questa ottica, ribadisco che tutti coloro che intendono portare sul tavolo proposte e suggerimenti utili alla causa potranno contare sempre sulla massima apertura di questa Amministrazione, poco interessata, al contrario, a restituire credibilità a chi l’ha perduta nei decenni precedenti".
 

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