Il seggio finalmente definitivo in Consiglio regionale, la prossima sfida delle Provinciali del 20 dicembre e lo guerra senza frontiere con l'apparato dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Antonello Talerico, in un'intervista a La Nuova Calabria, commenta l'ordinanza della Cassazione che respinto il ricorso di Valeria Fedele, non esclude la formazione di un nuovo gruppo a Palazzo Campanella, lancia la sfida alle Provinciali 'ce la giochiamo con tutti' e indossa l'elmetto sulla questione Dulbecco e Università attaccando, di nuovo, 'il rettore ombra' Aldo Quattrone.
Primo commento dopo la decisione della Cassazione: "Dopo avere vinto nove giudizi finalmente è intervenuta l’ordinanza della Cassazione, salvo che non si voglia andare financo alla Corte di Giustizia. Credo che il fatto fosse talmente pacifico poiché tanti giudici che si sono occupati di questa vicenda hanno sempre adottato, e la stessa Cassazione è andata a rafforzare, la nostra motivazione circa la nostra teoria di applicazione delle norme di riferimento a quella che era una condizione pacifica di ineleggibilità. Probabilmente si trattava di una candidatura di servizio per questo si pensò di non andare nemmeno in aspettativa e poi la storia ha fatto il resto".
Ha sempre dichiarato di appoggiare il governo Occhiuto, pur in una posizione di autonomia. Cambia qualcosa adesso? "Avere una stabilità, al di là delle ragioni tecnico-giuridiche, può condizionare non certo la mia persona ma certo gli alleati, le persone che interagiscono con te e l’asse spesso si spostano per ragioni di convenienza. Questo non vuol dire che noi accoglieremo tutti ma che è arrivato un momento per programmare un percorso politico nuovo, diverso. Abbiamo cercato di avere una dialettica e una concretezza diversa. Scherzando ho detto lanciamo l’opa, ma non è uno scherzo. Inizia un percorso forte e strutturato. Oggi abbiamo oltre 150 consiglieri nell’area centrale e lo dimostreremo nelle prossime Provinciali".
Possibile un nuovo gruppo in Consiglio regionale? "Bisogna essere in tre. Io sono nel misto insieme ad Antonio Lo Schiavo, che proviene da un’area di centrosinistra, e c’è anche un altro consigliere che mi ha dato la disponibilità a fare gruppo con me. Non lo escludo, ma non sarà nell’immediatezza. Le Provinciali e le Europee potranno disegnare un nuovo quadro, un nuovo equilibrio non solo in Calabria ma anche nel resto d’Italia".
Sono arrivate le dimissioni di Mangialavori da coordinatore regionale di Forza Italia, con cui ha avuto più dissidi. Cambia qualcosa? "Il percorso è sicuramente con Noi Moderati. Io rimarrò in un’area centrista, liberale e riformista. Tutto può succedere in politica. Tutti già sapevano che a Mangialavori sarebbe stato richiesto un passo indietro. Sono delle dimissioni indotte. Il prossimo coordinatore sarà Francesco Cannizzaro. Forza Italia è in crollo, lo abbiamo visto nelle difficoltà che abbiamo visto nel fare lista alle Provinciali, e parlo dell’area centrale".
Che risultato si aspetta per le Provinciali? "Mi aspetto l’affermazione di un consenso in ragione delle persone che ti stanno intorno e dalla qualità delle persone che ti stanno intorno. C’è stata la capacità di allontanare alcuni elementi che nel percorso sono intervenuti, che non ti hanno portato niente e che se vuoi fare politica in un certo modo certe persone le devi allontanare. La mia lista può avere un ottimo risultato. Abbiamo un linguaggio diverso e un metodo diverso. Il nostro obiettivo è garantire alla lista almeno due seggi, ma credo che arrivare a tre sia plausibile. Credo che supereremo partiti esistenti e blasonati, poiché già radicati nel territorio".
Sembra una sfida al centrodestra... "Il centrodestra si presenta come una macchina da guerra. Il Pd è in grande crisi sia a livello nazionale e sia a livello regionale. Alla Provincia sono riusciti a fare una lista con sei candidati con almeno due a voto 0. Azione, nonostante si sia ristrutturato nel territorio, è ben lontano dalle altre liste. Penso sarà quella che prenderà meno voti, anche se io auguro buon lavoro a Roberto Guerriero e anche a Stefano Veraldi che prenderà 0 voti perché è un candidato di servizio. Non concepisco che un consigliere comunale di Catanzaro possa prendere 0 voti. C’è anche una responsabilità di immagine. Le altre liste se la giocano un po’ tutte. Forza Italia penso potrà prendere un consigliere, mentre il secondo sui resti. Fratelli d’Italia è più debole di due anni fa, ma Montuoro ha fatto un grande lavoro. E poi ci siamo noi e la Lega che ci giocheremo sul campo i distacchi. Noi siamo l’unica lista civica. Credo saremo la sorpresa".
Il rettore Cuda ha replicato a un suo intervento su pronto soccorso, atto aziendale e Quattrone, cosa risponde? "Ho letto quello che ha replicato Cuda ma sinceramente non ho capito cosa abbia scritto e credo che nemmeno lui lo abbia capito. Risponde come se rispondesse Quattrone. Alle varie contestazioni che sono state fatte avrebbe dovuto rispondere Quattrone e non il rettore apparente. Cuda non risponde ai fatti per come li ho descritti. Cade in evidente contraddizione perché quando dice che io avrei dei canali preferenziali attraverso cui poter conoscere l’atto aziendale, in realtà dimostra cosa diversa. Io ho utilizzato le parole che ha utilizzato in un’intervista. Delle due l’una: o non conosce le strutture esistenti al Pugliese-Ciaccio o dimentica (e gli consiglierei di andare da un neurologo non del Policlinico) che sono già esistenti. C’è un processo che loro hanno in mente che mina alle professionalità degli ospedalieri. Mi fa poi ridere quando fa riferimento a un comitato. Quel comitato, in realtà, è una sorta di commissione di saggi dove dentro c’è un po’ di tutto. C’è un comitato non ufficiale che gestisce l’università, che condiziona la sanità calabrese. Inoltre, bisogna spiegare a Cuda che un consigliere regionale e comunale, un avvocato e un cittadino quando denuncia determinati fatti lo fa con il chiaro intento di svolgere una funzione sociale. La sanità non può essere considerato appannaggio di un gruppo oligarchico. Noi abbiamo un professore in pensione che ancora gestisce tutte le scelte e tutte le dinamiche".
Forse bisognava dare più stabilità al management della Dulbecco? "Il problema sono Quattrone e quelle figure che fungono da longa manus per fare pressioni sull’atto aziendale. Sarebbe interessante chiedere a La Regina: ma tu hai subito pressioni da parte di qualche figurante dell’università? L’attuale commissario è una persona seria. Ho avuto modo di confrontarmi. Non subisce alcuna influenza e come commissario ha il sostegno del presidente Occhiuto".
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