Il Psi nella sua lista alle prossime amministrative del Capoluogo rilancia una candidatura, più che originale, suggestiva: quella di Davide Sgro. Giovane, sicuramente coraggioso, soprattutto determinato a uscire dagli schemi plastici di quella parte di società ingessata e bacchettona. Ha fatto scelte di vita alcune delle quali, per alcuni aspetti lo penalizzano. E’ omosessuale e lo dice senza remore. Nella passata consultazione a soli 21 anni fu candidato al Comune con Italia Viva. Resta nell’ambito di una cultura di centrosinistra, nell’ottica di un Partito- il PSI- in cui crede. Un diploma di perito informatico conseguito con una brillante votazione. Il solito viatico per trovare lavoro, la resistenza alla tentazione di andar via da Catanzaro –città che dice di amare- poi la svolta lavorativa per soddisfare una sua passione: stilista nel settore della parrucchieria nel quale opera dopo il conseguimento dell’attestato. E la passione per la politica
Lo abbiamo intervistato.
Davide, lei torna sulla scena politica catanzarese per la seconda volta dopo le “amministrative” del 2017, questa volta da candidato nella lista del PSI. Perché questa decisione e il cambio di casacca?
“Ho deciso di candidarmi nel PSI perché è stato uno dei pochi che mi ha sostenuto nelle mie battaglie e in alcune vicende che mi sono accadute nell’ultimo anno. Il PSI ha dimostrato un grande impegno nel sociale, dove io ho sempre amato agire.”
In caso di vittoria, nel suo programma porterà qualche iniziativa particolare che vorrebbe si realizzi. Quale?
“La mia più grande iniziativa tra le tante è quello di aprire un centro discriminazioni in città. Un centro che posso ascoltare e aiutare. I servizi previsti contemplano azioni di ascolto, psicologico, assistenza legale (sia in sede civile sia penale), orientamento alla formazione e al lavoro, gruppi di sostegno e parola, consulenza e orientamento personalizzato all’autonomia abitativa (ove necessario) e azioni di accompagnamento territoriale.Un passaggio fondamentale nell’istituzione di servizi specifici a contrasto della violenza omolesbobitransfobica. A far emergere anche in questa città la lotta contro ogni forma di discriminazione non solo sessuale. Mettendo in comune le tante esperienze e facendoci portavoce dell’impegno concreto per la lotta alle discriminazioni. L’impegno e la partecipazione di tutte le parti impegnate in questi temi. Un qualcosa che oggi più che mai la nostra città ha realmente bisogno. Importante, cosa che manca a questa città e un percorso completo per aiutare le persone che vogliono intraprendere la transizione, conosco casi di ragazzi e ragazze che sono costretti a soffrire sia perché devono investire economicamente e non possono farlo, sia perché Catanzaro ed in questo caso tutta la Calabria.”
Secondo il suo punto di vista i giovani catanzaresi di cosa hanno bisogno per avvicinarsi alla politica e soprattutto per essere più partecipativi ai problemi della Città?
“La politica è un argomento che riguarda noi, noi cittadini, che siano giovani o meno giovani, quindi in teoria dovrebbe interessare a tutti noi. La politica parla di noi e per noi, parla del nostro futuro, decide per noi. Io ritengo più che importante, opportuno la presenza di giovani all’interno del dibattito pubblico e politico. Una delle ragioni principali è proprio la mancanza di proposte. Anche i partiti stessi hanno il dovere di creare dibattiti nei posti frequentati dai più giovani. Che poi, ad essere sincero, io reputo che essere giovani all’interno di un partito in questo caso anche per questa mia esperienza politica, sia una situazione interessante, perché quando sei giovane ed entri in un partito è giusto che tu impari con calma,che tu abbia dei mentori e che tu faccia ovviamente un po’ di gavetta. Penso che la politica non debba essere solo dell imprenditore o dell avvocato…tanto di cappello ma anche del comune cittadino. I semplici cittadini DEVONO partecipare alla vita pubblica e alla politica. Ma come in tutte le cose della vita, bisogna essere preparati e quindi bisogna frequentare formazioni politiche civiche e di partito. Il messaggio che voglio mandare soprattutto ai ragazzi è proprio quello di riflettere su quanto detto. Magari iniziare a fare qualche passo avanti, senza pregiudizi , cercare di influenzare l’opinione pubblica ed essere più partecipe ai dibattiti e di non soffermarsi solo sulle apparenze e sulle amicizie ma impara ad ascoltare e cogliere la qualità.”
Lei ha fatto una scelta di vita circa l’orientamento sessuale resa , coraggiosamente, notoria. Potrebbe incidere sulla sua attività politica e quanto favorevolmente o negativamente?
“Posso dire fortemente e lo esprimo con molta saggezza e umiltà. Ho reso la mia vita pubblica è questo purtroppo ha reso negativo su molti aspetti la mia vita e in questo caso la mia attività politica, perché aimè tanti si fermano alle apparenze senza scavare e percepire il positivo di una persona. Ma sono altrettanto positivo perché ho molte persone che mi sostengono. Perché Catanzaro non discrimina.”
Davide, lei è stato sulla ribalta cittadina per offese omofobiche nei suoi confronti. Episodi dimenticati o li tesorizzerà in campagna elettorale?
“Le mie sono cicatrici, non posso dimenticare i torti e le cattiverie subite ma come ho sempre fatto continuerò a combattere e lottare a testa alta. Anche per questo ho deciso di raccontarmi in un autobiografia che a breve uscirà. Proprio per dare coraggio a chi viene discriminato non solo a denunciare ma, ad aprirsi e farsi aiutare. Il silenzio ci peggiora soltanto ragion per cui invito chi si sente bullizzato o discriminato a parlare.”
Un gay pride a Catanzaro?
“Era un in progetto il gay pride già nel 2020 ma per via della pandemia abbiamo dovuto bloccarlo. Sto già pensando di organizzarlo nel 2023 anche con l aiuto di tanta altra bella gente. Ripeteremo una manifestazione come quella dello scorso Giugno a sostegno dei Pride di tutta Italia.”
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