
di FRANCO PETRAMALA
Prendo spunto dal lungo articolo di Jurghen Habermas sulla Repubblica del 19 febbraio 2023. La Pace sarà difficile fra gli Ucraini ed i Russi, segnata dalla storia e cultura “risorgimentale” dell’Ucraina e dal “carattere imperialista” della Russia, seguendo il filo della narrazione di Peppino Aloise “Dalla guerra fra Ucraina e Russia” sulla sintesi delle storie parallela dei due Paesi.
Mi soccorre la predizione di Papa Bergoglio: “siamo alla Terza Guerra Mondiale”. In effetti è come se fosse stata già combattuta dal giorno del crollo del Muro di Berlino; lo dimostra il silenzio caliginoso dell’apparente armistizio di America e Russia, fuoco sotto la cenere delle assuefazioni di Gorbaciov e Eltsin e della Oligarchia moscovita e la sicumera contenuta di Obama e delle intemperanze di Trump.
Sarà Pace se non riguarderà solamente l’attuale guerra guerreggiata, ma quella molto più ampia che si combatte dal 9 novembre del 1989, caduta del Muro di Berlino.
È cioè il tempo di una nuova Yalta aggiornata, soprattutto per la presenza della Cina, per evitare che il conflitto Ucraino diventi un’altra Corea o un nuovo Vietnam. Il prosieguo della salvezza e della prosperità del mondo dipenderà da tale evento.
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