di ENZO COSENTINO
Un fine settimana politico all’insegna di probabili incontri fra attori e comprimari esponenti del variegato mondo catanzarese. Fabio Celia segretario del coordinamento cittadino del Pd, nonché capogruppo in Consiglio Comunale a Palazzo de Nobili, ha convocato una riunione per domani 9 dicembre.
Sarà il segretario ad aprire i lavori relazionando sulla situazione strettamente cittadina. Nella discussione potrebbe essere anche aperto un siparietto sul prossimo congresso nazionale del Partito tracciando anche una linea di comportamento unitario sulla scelta del candidato alla segreteria al momento del voto alle primarie “aperte”. Ovviamente il clou della riunione di giorno nove resta la specificità politica catanzarese.
E novità potrebbero esservi sulla composizione della Segreteria cittadina del Partito ancora da definire. Una operazione, questa, avviata ma sembra vi siano delle difficoltà a trovare la quadratura. Fatti interni sicuramente che una volta diventati di pubblico dominio richiederebbero – in barba al detto “i panni…si lavano in famiglia”- gli aggiornamenti. Una esigenza di comunicazione sociale per far capire ai cittadini che ancora hanno voglia di politica come si svolgono le relazioni.
Obiettivi puntati anche sulla non certo lineare situazione in cui si è venuto a trovare il partito di Calenda, “Azione”, dopo l’annuncio di tre consiglieri comunali –Valerio Donato, Stefano Veraldi e Giovanni Parisi- intenzionati a costituire il gruppo a Palazzo de Nobili sotto il simbolo di “Azione” lasciando fuori dai giochi il consigliere Raffaele Serò. Serò è stato eletto in quota “Io scelgo Catanzaro” di cui è leader Antonello Talerico ma riveste a tuttoggi anche l’incarico di coordinatore del Partito di Calenda. E su questa “babele” si sono accese polemiche di poco contenuto pragmatico e tanto a sfondo personalistico. Il colpo a sorpresa- ma non tanto se vogliamo- è che venga confermato l’incarico di coordinatore a Serò e disconosciuto il tentativo dei tre consiglieri di formare il gruppo consiliare al Comune per nome e per conto del Partito di “Azione”. Anche se fra le motivazioni a sostegno dell’operato del prof. Valerio Donato sembra vi sia quella che a Catanzaro “Azione” non stesse portando avanti in consiglio una opposizione decisa nei confronti del Sindaco Fiorita e della sua maggioranza e quindi del Pd. Tematiche che potrebbero troavr posto di discussione anche nell’incontro fra “Azione” e “Italia Viva” convocato dai segretari regionali Fabio Scionti ed Ernesto Magorno per giorno 10 pv.
In questo bailamme il gruppo che sembra essere in coerenza con la posizione assunta sin dall’inizio sia quello di “Io resto a Catanzaro” di Antonello Talerico. “Io resto a Catanzaro” avrebbe fissato alcune condizioni politiche tendenti a una riorganizzazione della macchina comunale. Il lavoro di rimodulazione dell’apparato burocratico –che ha comunque una sua connotazione politica- deve partire subito e sfociare nella stipula di un patto di agibilità e indirizzo per la Città Capoluogo di Regione. L’auspicio in questa situazione –prima che la stessa provochi danni irreversibili sulla governabilità cittadina- è che tutte le forze si confrontino per poter trovare una formula che li tenga sulla stessa barca a remate verso un autentico sviluppo cittadino. Con azioni mirate che riescono a dare non l’ordinaria amministrazione – che deve essere sempre e comunque assicurata ai cittadini- ma l’attuazione di grandi opere nei settori strategici come ambiente, turismo, viabilità, mobilità, sanità.
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