Anche in Calabria è scattata la campagna elettorale per le politiche. A dimensione nazionale certamente, ma la nostra regione è appetitosa, c’è tanto da lavorare, ma la posta dei voti in libera uscita da conquistare sono tanti. La costruzione del campo largo prevede una ingegneria politica di qualità. Sulla ribalta si muove già come attore “Noi di Centro” di Mastella. Per ora in piena autonomia, ma potrebbe far parte del campo dell'Area Draghi con il PD.
Infatti, al di là dell'ufficialità apparente, il Segretario Nazionale di Noi di Centro non potrà essere escluso dal campo largo che si formalizzerà nelle prossime settimane, in quanto, come ripete da più giorni sulla stampa nazionale, il suo peso specifico in Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata è fondamentale per i collegi maggioritari e per il drenaggio elettorale sui proporzionali.
L'accordo di ferro tra Mastella e Toti (nel cui gruppo al Senato è iscritta la moglie dell'ex Guardasigilli, cioè Sandra Leonardo), ma soprattutto tra Mastella e De Luca (Presidente della Campania, nella cui Giunta vi è un Assessore Mastella, espressione dei tre Consiglieri Regionali iscritti a Noi di Centro), rende blindata la posizione dell'eterno democristiano.
A ciò vi è da aggiungere l'interesse dello stesso De Luca - nella sua Regione - a fronte della ricandidatura del figlio Piero, deputato uscente, dove i voti di Mastella sono preziosi più che mai.
In più, dalle immagini televisive odierne, che ci vengono dall'Assemblea Nazionale di Coldiretti - dove si è riunito il gotha della politica e dell'economia italiana - abbiamo notato un Letta pressato alfine di chiudere un accordo con tutte queste forze moderate che vanno da Di Maio a Calenda, Da Renzi alla Gelmini, Toti, Quagliariello, Carfagna, Brunetta e quindi lo stesso Mastella, il quale alla fine includerà in Calabria, certamente, Vincenzo Speziali (come dimostra il comunicato ufficiale del Partito) e che rappresenta il collegamento con i poteri produttivi nazionali e con il Vaticano. E in Calabria c’à da vedere come agirà il segretario regionale Nicola Irto, anche lui sulla strada di una candidatura.
Rimane anche il punto che tiene Calenda sul Sindaco Metropolitano facente funzioni, ovvero Carmelo Versace, così come non si esclude ancora un impegno di qualcuno tra i totiani calabresi, ma è su Mastella che alla fine si ritorna, poiché i suoi voti sono più che mai essenziali, estremamente necessari.
Se a ciò si dovesse aggiungere lo spostamento del Gruppo Toti a Palazzo Campanella e qualche sopraggiunto innesto a fronte di ricorsi, pure per il Presidente Occhiuto, sarebbe non vita facile. E Occhiuto ha in programma la candidatura del fratello Mario. Insomma tutti alla caccia di un posto nel Campo largo d’ispirazione Draghi. (e.c.)
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