Welfare. Il Consiglio di Stato: "I Comuni devono accreditare e contrattualizzare le strutture"

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Respinto la sospensione cautelare invocata dal Comune di Catanzaro

  12 marzo 2021 16:45

"Rimane tutto invariato nel settore delle politiche sociali regionali".  Il Consiglio di Stato con ordinanza depositata in data odierna ha rigettato la domanda di sospensione cautelare chiesta dal Comune di Catanzaro contro il regolamento della Regione Calabria e la delibera di Giunta Regionale n. 423/2019 di attuazione della Legge Regionale n. 23/2003 con cui la Regione ha delegato i Comuni ad occuparsi degli accreditamenti e delle contrattualizzazioni delle strutture socio-assistenziali.

"Il Comune di Catanzaro ha sostenuto nel suo ricorso l’impossibilità di poter affrontare e sostenere i costi per la gestione delle strutture socio-assistenziali. Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza della Terza Sezione, ha smentito tale tesi sostenendo che lo stesso Comune ha ricevuto nel mese di maggio u.s. oltre 2.700.000 euro che ad oggi risultano ancora non del tutto spesi".

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All’udienza hanno partecipato diverse strutture socio-assistenziali, tra cui la Gratal con sede in Cotronei, rappresentata e difesa dall’avvocato Giuseppe Pitaro, opponendosi alle tesi del Comune di Catanzaro e a sostegno del controricorso della Regione Calabria.  Asssa Calabria (Associazione strutture sanitarie sociali assistenziali, che ne raggruppa circa novanta) è stata rappresentata dai legali Claudia Parise e Roberto Previte.

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