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di CLAUDIA FISCILETTI
Quali saranno le dinamiche con cui verrà somministrata la terza dose di vaccino "booster" anti-covid al personale di Polizia Penitenziaria sparso in tutti gli istituti calabresi? Questo il quesito sollevato da Roberto Magro, Segretario regionale del Sinappe.
La domanda, posta anche dal Segretario generale del sindacato Raffaele Luigi Pellegrino, e rivolta al Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia, e al Direttore Generale del Personale e della Formazione, Massimo Parisi, arriva dopo la decisione assunta dall'EMA (European Medicines Agency).
"Quali sono le indicazioni per il personale di Polizia Penitenziaria che ha già ricevuto le prime due dosi?", ribadisce Magro. "Verranno somministrate nell'istituto penitenziario, come successo in precedenza, o ognuno dovrà provvedere in maniera autonoma?".
Durante l'inoculazione di prima e seconda dose di vaccino, il personale ha rispettato la calendarizzazione nelle sedi di appartenenza, adesso le direttive in merito non sono ancora giunte, nonostante alcune categorie di persone possono già procedere alla prenotazione della terza dose nei presidi sanitari autorizzati.
E' un'informazione di vitale importanza, poiché si tratta di aggiungere un tassello alla lotta contro il covid, soprattutto in luoghi tanto delicati come gli istituti penitenziari in cui, durante le prime ondate, si sono verificati dei focolai che, fortunatamente, sono poi rientrati nel giro di pochi mesi.
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