Poliziotta aggredita all'Aranceto. Brugnano (Fsp): "Esasperati e lasciati a mani nude"

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Giuseppe Brugnano
  27 ottobre 2021 17:02

 “Siamo esasperati, impotenti e increduli: siamo stati abbandonati e nessuno sembra affrontare con concretezza il problema della sicurezza e della tutela delle Forze di Polizia”.

Lo afferma all’AGI il segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano, dopo l’ennesima aggressione registrata oggi a Catanzaro, dove una agente di polizia è stata malmenata da un rom durante un controllo avvenuto nel quartiere Aranceto, al centro ieri di un’operazione congiunta di polizia e carabinieri.

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“Ormai subiamo aggressioni quotidiane – ha aggiunto Brugnano – grazie all’immagine debole che forniscono le leggi in questa materia. Ma quello che più è grave è che nessuno a livello istituzionale si stia ponendo il problema di mettere le Forze di polizia nelle condizioni di difendersi durante i servizi. Quanto accaduto a Catanzaro, poi, è l’esempio lampante di come siamo isolati”.

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Infatti, Brugnano ha ricordato che “anche il procuratore capo Nicola Gratteri ha evidenziato, dopo l’operazione di ieri, che la politica debba fare la sua parte. Condividiamo pienamente questa posizione, perché da anni continuiamo a sostenere che la politica catanzarese è assolutamente inerte sui temi del contrasto alla criminalità rom e davanti alle istanze delle persone oneste. Ci chiediamo perché non siano mai stati applicati, ad esempio, provvedimenti quali il Daspo urbano, portando via dal territorio i soliti delinquenti. Magistratura e Forze dell’ordine stanno facendo la loro parte – ha aggiunto Brugnano – e siamo pronti a fare sempre di più, ma occorre un impegno delle istituzioni a tutti i livelli: da quelle locali che non applicano le leggi al governo nazionale che non ci fornisce gli strumenti necessari per operare”. “Siamo esasperati – ha concluso Brugnano – e senza risposte adeguate siamo altrettanto consapevoli di non riuscire a garantire più la sicurezza sul territorio. Non possiamo lavorare a mani nude e senza una legislazione adeguata”.  

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