Poliziotti aggrediti a Catanzaro. Brugnano (Fsp): "Vicinanza ai colleghi, politica assente dai quei territori"

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images Poliziotti aggrediti a Catanzaro. Brugnano (Fsp): "Vicinanza ai colleghi, politica assente dai quei territori"
Giuseppe Brugnano nel rione Maddalena

Il segretario nazionale Fps esprime gratitudine e solidarietà “ai colleghi poliziotti delle Volanti e del Commissariato di Catanzaro Lido perché hanno operato con senso del dovere, professionalità e impegno, rimanendo l’unico baluardo di democrazia e legalità in un territorio complesso"

  30 dicembre 2020 17:58

“Poliziotti aggrediti, due dei quali con prognosi importanti, refurtiva recuperata e un quartiere dove c’è ancora chi pensa di poter reagire ai controlli delle Forze di Polizia. Tutto questo accade in viale Isonzo di Catanzaro, dove la comunità rom ritiene di poter vivere fuori dalle leggi dello Stato italiano rimanendo impunita. E’ una condizione intollerabile”. Lo afferma il segretario nazionale del Sindacato di Polizia Fsp, Giuseppe Brugnano, dopo il blitz portato a termine ieri dalla Polizia di Stato nel quartiere di Catanzaro, con il bilancio di due poliziotti feriti e di una lunga colluttazione tra poliziotti ed esponenti della comunità rom che vivono nel quartiere.

“Ai colleghi poliziotti delle Volanti e del Commissariato di Catanzaro Lido esprimiamo gratitudine e solidarietà – ha aggiunto Brugnano – perché hanno operato con alto senso del dovere, con professionalità e impegno, rimanendo l’unico baluardo di democrazia e legalità in un territorio complesso. Ai due poliziotti feriti, con prognosi di 21 e 15 giorni, esprimiamo massima vicinanza, ma a questo punto non possiamo più tacere e chiediamo di capire quale sia il ruolo della politica in questa condizione di degrado”.

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Brugnano ha dichiarato: “La verità è che la politica catanzarese è indifferente rispetto a questa condizione, spesso anche silente ed assente, perché non ha alcuna intenzione di assumere posizioni forti e coraggiose davanti a quartieri trasformati in bunker dai soliti malavitosi. Ci resta solo una speranza: quella che la magistratura – ha proseguito Brugnano - possa comprendere la necessità di infliggere pene molto severe a chi crede di vivere impunito nell’assoluta illegalità, a chi aggredisce i poliziotti senza remore, a chi spaccia droga e ruba senza alcun ritegno. O lo Stato si unisce in questa battaglia o non ci sarà margine di vittoria”. 

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