Poliziotti aggrediti a Taranto, Romano (SIULP): "Ora occorre una risposta dal Governo"

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images Poliziotti aggrediti a Taranto, Romano (SIULP): "Ora occorre una risposta dal Governo"
Felice Romano (Siulp)
  22 gennaio 2022 20:23

"Esprimo vicinanza e plauso per la professionalità dimostrata dai due Colleghi che a Taranto sono stati oggetto di una vera e propria fallita esecuzione da parte di un delinquente senza scrupoli. Le immagini che dimostrano come un delinquente, poi arrestato dopo una breve fuga, a sangue freddo e con premeditazione non esita a sparare contro i due colleghi della Volante che stavano per procedere ad un controllo, è l’ennesima conferma che oggi i poliziotti, come tutto il personale in uniforme, riescono a salvarsi dalle brutali aggressioni, che subiscono ogni tre ore nel nostro Paese, solo grazie alla loro professionalità e non certo per paura delle pene previste".

Così in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del Siulp, commenta la sparatoria avvenuta a Taranto e che ha visto un delinquente sparare a sangue freddo su due poliziotti di una Volante.

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"Non c’è più alcun dubbio, infatti, che l’attuale legislazione garantisce la certezza dell’assoluta impunità a chiunque aggredisce il personale in uniforme. E se oggi non stiamo piangendo gli ennesimi due eroi caduti per servire la Patria, lo dobbiamo solo alla loro prontezza di riflessi e alla professionalità che hanno acquisito e per le quali, ne sono certo, il Capo della Polizia saprà opportunamente valorizzare. Ma la realtà ci ha insegnato che la vera molla che fa sì che si possa sparare a bruciapelo a due poliziotti con tanta facilità, in realtà risiede nell’assoluta certezza da parte dei delinquenti che potranno godere di una sicura impunità. E questo perché la politica e lo stesso governo non ascoltano gli appelli che da tempo stiamo lanciando su questa drammatica realtà".

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 "Questo stato di cose dimostra, continua Romano, che ormai l’autorevolezza dell’Autorità non esiste più e che va recuperata il prima possibile con un’azione ferma e decisa da parte dello Stato. Giacché in un Paese democratico quando si aggredisce così facilmente e senza remore chi rappresenta lo Stato, esso ha il dovere prima ancora del diritto di difendersi, difendendo chi lo rappresenta. È ormai giunta l’ora di introdurre un reato specifico con pene certe e immediate per chi aggredisce il personale in divisa che rappresenta lo Stato, come da tempo il Siulp ha chiesto anche con una raccolta di firme per una legge ad iniziativa popolare. Perché se chi delinque è convinto dell’assoluta impunità quando aggredisce lo Stato e chi lo rappresenta, non avrà alcuna remora nel fare di peggio nei confronti dei cittadini o degli operatori economici".

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"Su tutto questo le responsabilità sono chiare e sono tutte della politica. Speriamo che l’atto eroico dei due colleghi di Taranto, ai quali nel rinnovare la nostra vicinanza e l’augurio di una pronta e definitiva guarigione, non sia vano e che finalmente la politica si convinca nel dare un segnale chiaro e inequivocabile. Chi commette violenza contro lo Stato e i suoi cittadini deve immediatamente pagare il proprio debito con la giustizia scontando pene detentive immediat"e. 

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