Di seguito la nota stampa dei consiglieri provinciali Sergio Costanzo e Alessandro Falvo.
“È certamente un risultato e una notizia importante per i cittadini di Gimigliano, l’annuncio, da parte del presidente della Provincia, Amedeo Mormile, dell’approvazione del progetto definitivo per il risanamento del ponte Corace sulla provinciale 40”. Lo sottolineano i consiglieri provinciali: Sergio Costanzo e Alessandro Falvo. “Un’opera – aggiungono - di fondamentale importanza per l’assetto viario di Gimigliano e dell’hinterland, in quanto consente il collegamento del versante Corace con Tiriolo e la Piana di Lamezia. Collegamento, interrotto nel 2010 a causa del cedimento di una delle due spalle del viadotto, procurato d’alluvione e oggi, dopo i primi lavori di consolidamento delle fondazioni delle pile, grazie all’impegno dell’allora presidente di palazzo di vetro, Wanda Ferro, limitato al transito vei
colare. Il progetto che ieri è stato presentato alla stampa, è certamente frutto della perseveranza con la quale l’amministrazione Sergio Abramo prima e quella guidata oggi da Amedeo Mormile, in stretta sintonia con le amministrazioni comunali che si sono succedute in questo arco di tempo: Chiarella prima e successivamente Moschella, i tecnici dell’ente hanno seguito e affrontato il problema. Da parte nostra – tengono a evidenziare - c’è stata sempre è una vigilanza nel seguire l’iter sollecitati dagli stessi cittadini che con il passare aumentavano le loro sacrosante preoccupazioni. Il progetto, in un primo momento, era stato inserito nel piano triennale 2019/21 dall’amministrazione Abramo per un importo di 3milioni e 300mila euro. Successivamente si è reso necessario, dopo i primi rilievi tecnici, di un ulteriore finanziamento di 2 milioni di euro che è stato richiesto al Ministero delle infrastrutture. In totale, quindi, sono stati impegnati 5milioni e 300mila euro. Su questa base finanziaria il gruppo temporaneo di progettisti (Integra S.r.l.), coordinato dal professor Marco Pietrangeli ha redatto il progetto esecutivo che prevede il risanamento del ponte”. Costanzo e Falvo spiegano che “In un primo momento due erano le proposte messe sul tavolo. Demolirlo e rifarne uno nuovo, oppure risanarlo recuperandone la piena funzionalità. La scelta dell’amministrazione, anche su suggerimento dei tecnici dell’ente, secondo i quali la demolizione e una nuova costruzione, avrebbe comportato una spesa molto superiore e in considerazione che il nuovo tracciato andava a ricadere su abitazioni civili, si optò per il recupero funzionale per conservarne la storicità e il valore artistico e paesaggistico. Infatti, l’opera è stata realizzata nei primi anni 50’su progetto degli ingegneri Franciosi e Galli dell’università Federico II di Napoli, primo esempio di struttura Maillart nell’Italia meridionale. Ora – concludono - se tutto procede secondo il cronoprogramma, dopo lo svolgimento del relativo iter burocratico, si passerà con il bando di gara e quindi all’affidamento del cantiere che potrà realisticamente avvenire all’inizio della prossima estate”.
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