Ponte sullo Stretto ed aree interne: quattro sindaci a confronto su invito di Nicola Fiorita

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images Ponte sullo Stretto ed aree interne: quattro sindaci a confronto su invito di Nicola Fiorita

  02 febbraio 2024 21:50

di FRANCESCO IULIANO

“Esercitare il ruolo di capoluogo ed essere il centro di un dibattito che coinvolga i territori. I sindaci sono le prime sentinelle che operano sul territorio ed hanno il dovere di rappresentare i bisogni della comunità. Hanno dunque il dovere di far sentire la loro voce”. 

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Lo ha detto il sindaco Nicola Fiorita ospitando, negli spazi della Sala Concerti di Palazzo de Nobili, l’appuntamento dal titolo “Ponte, ionica, aree interne. Quali priorità per la Calabria?”. Un incontro moderato dalla giornalista Giulia Veltri  al quale hanno partecipato la prima cittadina di Decollatura, Raffaella Perri, di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, di Siderno, Mariateresa Fragomeni e di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti. 

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“Un primo incontro - ha aggiunto Fiorita - è stato organizzato per parlare di ‘Autonomia differenziata’ oggi, invece, proviamo ad affrontare, con i diretti interessati, alcuni tra i temi più sensibili e più urgenti della della nostra Regione e che riguardano anche Catanzaro come capoluogo  e come città della Calabria che assiste a delle scelte che molto spesso passano sulla nostra testa”.

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Sulla questione ‘Ponte sullo Stretto’, Nicola Fiorita ha sottolineato che, “considerate le ingenti risorse impiegate, sarebbe giusto dare voce ai cittadini e capire, al dil à di quello che si pensa del progetto sul quale è giusto che ci siano posizioni diverse,  se questa è la priorità della Calabria o se invece ci siano altre urgenze che meriterebbero di essere apprezzate”.

Nel giro degli interventi, la sindaca di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia ha posto l’attenzione su quello che ha ritenuto essere la priorità per la Calabria: lo sviluppo della Regione attraverso il lavoro.

“Se il tema è lo spopolamento della Calabria e del sud Italia - ha commentato -,  credo che sia prima di tutto necessario intervenire sulle cause di questo fenomeno quindi individuare, tra tutte le priorità, il lavoro per dare una speranza alle persone che vivono già nella nostra regione, ai giovani ed a chi vuole arrivare in questa Regione per apprezzarne le bellezze e la potenzialità. Al di là di questo non possiamo certo dire che la Calabria non necessita di nuove infrastrutture. Quindi certamente è necessaria una linea ionica adeguata che andrebbe a colmare un divario addirittura tra le nostre due coste (quella tirrenica e quella ionica) ed una maggiore attenzione alle aree interne che sono uno dei punti nodali dello sviluppo della Regione perché interessa una parte interessante della nostra popolazione che vive in quelle aree”.

Apprezzamento per l’iniziativa, è arrivato dalla sindaca di Siderno, Mariateresa Fragomeni che, sul tema dell’incontro, ha ribadito l’importanza di investire in infrastrutture che sono da sempre la nota dolente per lo sviluppo della Regione. “Oggi parliamo di Ponte sullo Stretto, anche se il nostro ponte, lo abbiamo sempre detto, è la galleria della Limina. Un progetto che arriva dagli anni ’70, messo a punto negli anni ’ 90 ed inaugurata negli anni 90 quando era già vecchia perché realizzata senza i dovuti drenaggi: basti pensare che nello stesso periodo era stata creata una identica galleria, Roma/ L'Aquila dove le acque di scolo, di drenaggio della galleria, servono due acquedotti costruiti apposta. Un'opera comunque per noi è fondamentale perché ci dà la possibilità di  affacciarci ed andare ad utilizzare l’Alta velocità e/o arrivare in aeroporto o in autostrada. Pensare di chiuderla come aveva previsto Anas, avrebbe voluto dire tagliare fuori 150mila abitanti e bloccare lo sviluppo di un intero territorio”.

Di aree interne e di spopolamento dei territori ha parlato anche la sindaca di Decollatura, Raffaella Perri che ha sollecitato una maggiore attenzione a quella che è la mancanza di servizi, prima causa del fenomeno dell’abbandono dei territori da parte, soprattutto, delle nuove generazioni.

Per la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, “un’iniziativa sicuramente positiva quella di metterci intorno ad un tavolo per confrontarci su quelle che sono le grandi questioni dei nostri territori che in questo momento ci impegnano su un doppio fronte: quello amministrativo e quello politico. Amministrativo perché, specie Villa San Giovanni, in questo momento, è chiamata a vivere un enorme disagio a causa dell’opera Ponte sullo Stretto e politico perché c’è da affrontare il problema anche dell'autonomia differenziata. I sindaci, in questo particolare momento, devono necessariamente fare fronte comune perché,  al di là delle appartenenze, vivono in un momento storico in cui sono chiamati a far sentire, ancora più forte, le voci delle comunità che rappresentano. Sono amministratori di tutti, sono stati eletti da una maggioranza ma rappresentano tutti anche quelli che non li hanno votati”.

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