Ponte sullo Stretto, l'affondo di Tallini: "Dovevano essere finanziamenti aggiuntivi"

di MIMMO TALLINI*

"Sarà la storia dei prossimi anni a stabilire se ci troveremo davanti ad un evento epocale oppure ad un grande e costosissimo bluff costruito a favore delle lobby industriali del nord. Quello che non ci piace è che, per portare avanti il suo disegno, il ministro Salvini attinga alle risorse del Fondo di Coesione e Sviluppo 2021-2027 destinate alla Calabria e alla Sicilia. Dovevano essere finanziamenti aggiuntivi, quelli del ponte, rispetto ai trasferimenti ordinari e, quindi, rappresentavano uno strumento per ridurre il divario di queste Regioni dal resto del Paese."

"Utilizzare i fondi Fas per il ponte, in Calabria, significa rinunciare a interventi nei comuni, sui sistemi fognari, sul potenziamento del trasporto marittimo e sulle infrastrutture ferroviarie locali, sul contrasto al dissesto idrogeologico e al potenziamento delle reti sociali nelle aree interne e in via di spopolamento. Tutte questioni prioritarie e più urgenti del ponte. Che senso ha dare con una mano e prendere con l'altra? Con la scusa che il ponte collegherà le due Regioni, nei fatti, somme molto considerevoli si sposteranno da sud a nord poiché è evidente che le commesse principali, comprese le progettazioni, saranno appannaggio dei grandi gruppi industriali del nord."

"Capiamo il senso della coalizione degli altri partiti del centrodestra, che si sforzano di assecondare il loro scomodo alleato leghista, ma ci aspetteremmo uno scatto di orgoglio e di coraggio da parte dei Presidenti Occhiuto e Schifani e dei parlamentari eletti in Calabria e Sicilia. Hanno ragione i sindaci che si sono riuniti per denunciare quello che sostengono essere una truffa vera e propria, oltre che una presa in giro verso le due estreme regioni del sud (Calabria e Sicilia), e verso tutti coloro i quali sostengono che se Salvini vuole veramente realizzare il ponte deve farlo esclusivamente con fondi aggiuntivi dello Stato centrale senza attingere a finanziamenti ordinari gia destinati a Calabria e Sicilia".

*già Presidente del Consiglio Regionale della Calabria

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