Ponte sullo Stretto, Saccomanno: "Indispensabili i controlli preventivi e successivi"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Ponte sullo Stretto, Saccomanno: "Indispensabili i controlli preventivi e successivi"

  20 settembre 2025 19:45

Si continua a discutere sulle ipotetiche e possibili infiltrazioni mafiose nei lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto: bene se si tratta di considerare oggettivamente l’eventuale pericolo e, quindi, si assumano conseguenti iniziative, anche straordinarie, se necessario, male, invece, se il tutto si ferma al solo parlare ed alle vuote discussioni. La verità è una sola: si tratta di una grande opera e, quindi, certamente la criminalità organizzata cercherà di approfittarne, ma le Istituzioni tutte devono fare il proprio dovere, per come è accaduto in occasione di altri importanti interventi, ed essere sempre sostenute. Sarebbe auspicabile che si possa prevenire un fenomeno del genere e si possano apportare immediati correttivi per come già accaduto. Per fare ciò, però, è indispensabile che vi siano adeguate risorse umane e una condivisione di intenti, con una seria programmazione. In verità, oggi le Prefetture non sono in condizioni di poter assicurare tale servizio fondamentale per non avere risorse adeguate e, quindi, è indispensabile assumere altre iniziative, come è avvenuto per gli appalti dei lavori di Cortina-Milano o per altre grandi opere. Sostanzialmente, con la condivisione di tutti i protagonisti istituzionali, si dovrebbe procedere ad un controllo capillare presso il Ministero dell’Interno, che ha dimostrato di avere risorse e capacità adeguate, negli altri lavori in corso. Un modo per raccogliere tutte le informazioni fondamentali per poter così impedire eventuali tentativi di infiltrazioni. Naturalmente, si tratta della possibile e importante prevenzione che eviterebbe la possibilità di partecipazione a imprese in odor di mafia. Ma, questo non vuol dire che le Procure non debbano stare attente ed aprire la luce in caso di notizie di interesse per indagini corrette e indispensabili. La cosa che, però, appare strana è la sola attenzione mediatica sul Ponte sullo Stretto! È vero che si tratta di un intervento complessivo di circa 13,5 miliardi, di cui meno della metà per la realizzazione dell’opera di attraversamento e il resto per gli interventi a terra, ma sia in Calabria che in Sicilia sono previste altre importanti opere che prevedono un investimento per regione di circa 35-40 miliardi! Di queste, però, si parla poco! Una disattenzione? Speriamo di sì. Ed allora, per concludere, tutte le opere, non solo quelle che si realizzano al Sud, hanno necessità di controlli preventivi e adeguati, con interventi immediati e concreti. È indispensabile, però, che si individui uno strumento che possa monitorare tutto il contesto dei lavori pubblici, con regole precise e rigorose. Le esperienze esistenti hanno dimostrato che ciò è possibile e che si possano prevenire le possibili infiltrazioni mafiose. Allora, senza tante chiacchiere, tutti al lavoro per confezionare uno strumento reale che possa divenire un punto di riferimento adeguato al controllo sistematico dei lavori di una certa rilevanza e, quindi, da una parte scoraggiare i tentativi e dall’altra sostenere il lavoro di indagine delle Procure interessate. In tale contesto di grande rilevanza, ogni organo dello Stato deve fare il proprio dovere, nel silenzio e nella concretezza delle azioni da assumere. In un percorso del genere si darebbe, tra l’altro, sicurezza anche alle imprese che devono eseguire i lavori che potrebbero ottenere quel sostegno, indispensabile, che spesso viene a mancare.

Così Giacomo Saccomanno, presidente centro studi "Giustizia&Giusta”

Banner

 

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner