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"Apriremo i cantieri del Ponte sullo Stretto nel 2024, al G7 è stato uno dei temi su cui più mi hanno chiesto informazioni. Le piccole polemiche locali a livello globale sono solo rumore di fondo, le grandi opere all’estero sono viste come qualcosa di assolutamente necessario". Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, nella conferenza stampa conclusiva del G7 dei Trasporti tenuto a Milano.
"I colleghi incontrati in questi giorni sono tutti assolutamente attratti da quella che sarà la più grande opera di ingegneria per un ponte a campata unica - ha spiegato - avremo partnership spagnole, danesi, giapponesi e americane. Sono all'opera anche le migliori università italiane, coinvolte in un comitato tecnico scientifico. Il ponte non lo fanno i politici ma gli ingegneri, gli addetti, i manovali, è fatto per resistere nei secoli e sarà moltiplicatore di ricchezza e lavoro come lo fu l’Autostrada del Sole".
"Io rispetto chi la pensa in maniera diversa - conclude - meno chi ne fa una battaglia politica. Un ponte è un ponte, una galleria è una galleria, una ferrovia è una ferrovia. Non è il ponte di Salvini, io sono nato a Milano, a Baggio, lo userò sicuramente, ma sarà un cambio di vita per migliaia di pendolari. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale sarà una rivoluzione, pensate a tutti i traghetti che attraversano lo Stretto". (AGI)
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