Ponte sullo Stretto, Salvini: “Sarà rivoluzione, migliaia di posti di lavoro e formazione per i giovani del Sud”

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images Ponte sullo Stretto, Salvini: “Sarà rivoluzione, migliaia di posti di lavoro e formazione per i giovani del Sud”
Matteo Salvini
  06 agosto 2025 21:14

"Saranno migliaia i lavoratori siciliani e calabresi impiegati nell'opera, 120 mila unità di lavoro stimate durante i cantieri, centinaia di imprese di tutta Italia coinvolte, e ovviamente Sicilia e Calabria faranno la parte del leone, anzi ho chiesto alle aziende di fare scuola di formazione sul territorio per dare spazio, modo e speranza ai giovani del territorio di lavorare e penso a quanti ingegneri, architetti, geometri, artigiani potranno finalmente rimanere nella loro terra e creare ricchezza".

Lo ha detto il ministro ai Trasporti, Matteo Salvini, a Messina dopo la decisione del Cipess sul Ponte. "Quella di oggi - prosegue il vicepremier - è una giornata bellissima non capisco come si possa dire di no a un'opera che non ha eguali al mondo, che crea lavoro, attrarrà turismo, ridurrà fino a due ore e mezza la percorrenza in treno e fino a un'ora e mezza la percorrenza in macchina, costerà di meno, inquinerà di meno rispetto ai traghetti di oggi e porterà in dote sia a Messina sia a Reggio centri culturali, opere marine e ci sarà la metropolitana dello Stretto".

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"Abbiamo rispettato tutte le norme, ci abbiamo messo più tempo del previsto per tutte le valutazioni ambientali e spero che tutti remino nella stessa direzione perché è un'opera che da Washington a Pechino, dal Giappone a Londra, stanno studiando e sono contento di fare parte di questa rivoluzione".

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"Spero - ha aggiunto - che arrivi la decisione della Corte dei conti per partire entro settembre per vedere, sia a Messina sia a Reggio, i primi operai al lavoro, ci saranno le indagini archeologiche, gli espropri, ricordo che chi verrà espropriato avrà un 20 per cento in più rispetto agli altri espropri, ci sarà solo da lavorare e soprattutto la cosa che mi rende orgoglioso per tanti siciliani e calabresi ci sarà opportunità di lavoro qua".

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"Spero che i ricorsi non blocchino l'opera... in Italia ci sono quelli che non vogliono mai niente, però questo è un ponte che nella storia dei secoli gli italiani hanno desiderato, c'è il finanziamento completo ed è denaro pubblico che avrà quasi il raddoppio del suo valore perché le stime sono di 23 miliardi di Pil aggiuntivo rispetto ai 13 miliardi investiti".

"Avremo gli occhi e le orecchie aperte - ha assicurato - per evitare che un solo euro finisca nelle tasche sbagliate. E' chiaro che la più grande opera pubblica dell'occidente possa attirare malintenzionati, ma ci sono già oggi cantieri per 20 miliardi aperti in Sicilia e in Calabria, noi vigiliamo e chiediamo l'appoggio di tutti. Il problema non sarà solo nella costruzione del ponte e dei piloni, ma ci sono anche i subappalti, le mense, il movimento terra, i servizi, i trasporti, e quindi conto che le procure ci diano una mano. Il ministero dell'Interno sta adottando tutti i provvedimenti necessari adottati per l'Expo, le Olimpiadi e gli ospedali, faremo il possibile e l'impossibile perché i delinquenti stiano lontani dal ponte".

"Gli ingegneri mi dicono che gli anni di lavoro previsti dovrebbero essere sette e quindi vuol dire che fra il 2032 e il 2033 un treno unirà Torino a Lione con l'alta velocità in Francia, un treno unirà Bolzano a Innsbruck con l'alta velocità a nord, un ponte unirà la Sicilia e la Calabria a Roma, a Milano e a Berlino”.

"Penso - prosegue - che sia ambientalmente ed economicamente una vittoria di tutti. Ci sono i cantieri aperti sull'alta capacità fra Palermo Catania e Messina e c'è la progettazione in corso per arrivare fino a Reggio Calabria. Ovviamente il ponte da solo non risolve i problemi dei siciliani e calabresi, il ponte insieme ai treni e autostrade sul fronte siciliano e sul fronte calabrese dà finalmente giustizia a questa terra".

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