Ponti mediterranei di sostenibilità: voci e territori della Calabria all’AUB Mediterraneo

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  01 dicembre 2025 14:31

All’American University of Beirut (AUB) Mediterraneo di Cipro si è appena conclusa una due-giorni di intensa collaborazione internazionale dedicata alla sostenibilità, alla cultura territoriale e all’innovazione sociale. L’iniziativa si inserisce nel programma esperienziale “17 Modi per Ripensare il Mondo”, guidato dalla Prof.ssa Claudia Franzè, docente di origini calabresi che, attraverso il suo lavoro a Cipro, continua a costruire relazioni, progettualità e opportunità per il territorio calabrese attraverso nuove forme di cooperazione mediterranea. L’intero progetto mira a proporre un modo diverso di fare educazione universitaria: un percorso formativo che mette al centro l’esperienza diretta, l’impegno civico e il confronto con realtà territoriali attive. Attraverso attività partecipative, riflessive e collaborative, gli studenti esplorano concretamente i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG – Sustainable Development Goals) dell’ONU, collegando la conoscenza accademica a un impatto reale su comunità, ecosistemi e territori.

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Rispondendo all’invito della Prof.ssa Franzè, quattro protagonisti dell’innovazione territoriale calabrese hanno raggiunto Paphos per incontrare studenti e docenti dell’AUB Mediterraneo: Roberto Tesoriere, CEO Agricoltura Bio Tesoriere e Presidente Ambasciatori di Calabria; Alfredo Moniaci, Presidente Boschi Puliti; Marco Frascà, Presidente Mondo Parallelo; Maurizio Iori, CEO IG Calabria e Community Manager IG Italia ed IG Europa La loro presenza ha portato con sé un principio condiviso da tutti i partecipanti e diventato il filo conduttore dell’iniziativa: “La collaborazione ha oggi un potere trasformativo superiore alla competizione. Quando mettiamo insieme competenze e motivazioni diverse, cresciamo come individui e facciamo crescere le comunità a cui apparteniamo.” Un messaggio che sintetizza l’essenza dell’incontro: la costruzione di una comunità mediterranea capace di mobilitare saperi diversi verso obiettivi comuni.

Nella prima giornata, gli studenti hanno lavorato fianco a fianco con gli ospiti calabresi per progettare partenariati territoriali in grado di integrare tutela del bosco, protezione marina, agricoltura sostenibile e comunicazione digitale, in linea con l’SDG 17 – Partnership per gli Obiettivi. È stato un vero laboratorio di diplomazia territoriale, volto a sviluppare un modello replicabile di collaborazione Calabria–Cipro, capace di valorizzare le specificità di ciascun territorio e aprire nuove prospettive di sviluppo sostenibile nel Mediterraneo. Dai lavori dei gruppi sono emerse idee innovative, tra le quali piattaforme digitali in grado di collegare eco-turismo, agricoltura rigenerativa e volontariato, riserve di ulivi come simbolo congiunto di rigenerazione tra Calabria e Cipro; festival culturali e ambientali co-organizzati su entrambe le sponde del Mediterraneo; sistemi di geo-tagging per trasformare la partecipazione dei cittadini in impatti misurabili; storytelling digitali che uniscono boschi, mare, comunità e identità territoriali. Gli studenti hanno mostrato chiaramente che la sostenibilità territoriale non nasce da iniziative isolate, ma dalla capacità di mettere in rete attori diversi attorno a una visione condivisa.

La seconda giornata ha portato gli studenti sul territorio cipriota, tra Pikni Forest e Coral Bay, permettendogli di approfondire sul campo i temi della tutela degli ecosistemi terrestri (SDG 15 – Vita sulla Terra) e della salvaguardia degli ecosistemi marini (SDG 14 – Vita Sott’Acqua). A Pikni Forest, sotto la guida di Alfredo Moniaci, i partecipanti hanno preso parte a una gara di clean-up rimuovendo circa 50 kg di rifiuti, sperimentando l’impatto immediato del volontariato ecologico e comprendendo come la salute dei boschi influisca direttamente sulla qualità degli ecosistemi costieri e marini. A Coral Bay, insieme a Marco Frascà, gli studenti hanno utilizzato l’app PlantNet per identificare specie della vegetazione costiera, distinguendo tra quelle autoctone e quelle invasive. L’attività ha evidenziato il ruolo cruciale della vegetazione litoranea nella prevenzione dell’erosione, nella protezione della biodiversità e nella qualità delle acque.

L’iniziativa ha dimostrato come la collaborazione tra AUB Mediterraneo e le realtà calabresi rappresenti un nuovo modello di cooperazione territoriale: non solo scambi istituzionali, ma reti di persone, conoscenze, pratiche e progettualità condivise. Questa due-giorni ha reso evidente che la rigenerazione territoriale può intrecciarsi con ricerca, educazione e innovazione, dando forma a una rete mediterranea capace di apprendere, agire e crescere collettivamente. Molti dei progetti elaborati dagli studenti hanno il potenziale per trasformarsi in collaborazioni reali nel prossimo futuro. Si stanno già valutando possibilità di tirocini presso realtà calabresi, progetti congiunti Calabria–Cipro, attività estive di ricerca e volontariato, percorsi di scambio culturale e professionale tra i due territori.

Questa nuova connessione tra Calabria e Cipro segna l’inizio di una rete che continuerà a rafforzarsi, creando opportunità concrete per studenti, comunità e territori.

 


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