Manovre sul porto di Catanzaro. In attesa dello sblocco della procedure (in project financing) per la riqualificazione strutturale, il Comune di Catanzaro vuole aumentare il ventaglio delle attività esercitate all'interno. Come noto, nel porto catanzarese, c'è un'area dedicata alla piccola pesca e l'altra dei pontili per i diportisti.
La Giunta comunale ha approvato l'atto d'indirizzo agli uffici affinché siano individuate "aree
demaniali marittime e specchi acquei potenzialmente concedibili previo esperimento di procedure di evidenza pubblica".
Tre sono le tipologie indicate: Banchina di riva (A) e molo di sottoflutto: individuazione di specchi acquei da affidare in concessione per ormeggi da destinarsi a diportistica, Charter e Scuole nautiche, grandi navi, previa rimodulazione del pontile FEAMP, delle bitte, corpi morti e catenarie esistenti; Banchina di riva a forma di L (B) alla radice del molo di sopraflutto: individuazione di
aree da affidare in concessione per il rimessaggio, la sosta a terra di natanti ed imbarcazioni,
(esclusa la manutenzione) e le connesse attività di alaggio e varo; Pontili galleggianti per ormeggio unità da diporto già esistenti: al fine di garantire gli ormeggi ad oggi disponibili nell’area portuale e di implementare ulteriormente tale servizio in favore degli operatori di cui al punto a), valutare l’ampliamento della capienza, nonché l’eventuale rinnovo della concessione già rilasciata.
Nelle settimane scorse La Nuova Calabria aveva ospitato la denuncia degli operatori del servizio charter che, di fatto, erano rimasti tagli fuori (LEGGI QUI)
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