Porto di Gioia Tauro. Agostinelli: "Manca una Zona economica speciale". E sui green pass. "Le proteste influiscono negativamente sulle attività"

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  21 ottobre 2021 15:12

di CARMEN MIRARCHI

"Il porto di Gioia Tauro è una grande realtà non tanto conosciuta in Calabria, il mio compito è anche quello di farla conoscere". È quanto ha detto il presidente  dell'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno  Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli a margine di un seminario a Catanzaro.

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Si è infatti svolto presso il Complesso monumentale del San Giovanni un incontro su "Funzioni dell'Autorità marittima e  dell'Autorità di sistema portuale" alla presenza del presidente  dell'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno  Meridionale e Ionio Andrea Agostinelli e di Rosario Marchese  della Direzione marittima di Reggio Calabria.

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"Abbiamo avuto rapporto sinergico con la Regione Calabria e vogliamo portare avanti l'operatività di questo porto e vogliamo sviluppare il retroporto, ma non dipenderà solo da noi, per creare nuovi posti di lavoro.  Speriamo di riuscirci il prossimo anno, visto che già promette meglio dell'anno che sta passando" ha aggiunto il presidente Agostinelli.

"A Gioia Tauro non manca niente,  noi non siano rammaricati che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza non tantissime risorse siano stare destinate al Porto di Gioia Tauro perché è meraviglioso ed è estremamente performante. Quello che manca - ha aggiunto Agostinelli - è lo sviluppo del retroporto e di una ferrovia che abbiano finalmente creato e collaudato. Manca una zona economica speciale per attrarre investimenti. Il porto ha fatto 3 milioni di contenitori quest'anno e farà 3 milioni e mezzo di contenitori il prossimo anno e più di così non può fare" ha detto ancora il presidente  dell'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno  Meridionale e Ionio a margine del seminario a Catanzaro. 

In merito alle manifestazioni degli operatori portuali contro il Greenpass,  il presidente Agostinelli ha precisato di aver sempre sensibilizzato i lavoratori a vaccinarsi. "Prendiamo atto che c'è una larga fetta di operatori che non hanno inteso vaccinarsi e pochi hanno inteso di utilizzare i tamponi messi a disposizione dell'autorità portuale. Tamponi che avrebbero consentito di ritornare a lavorare. La produttività ne risente ma non voglio entrare nelle polemiche" ha spiegato Agostinelli che ha comunque chiarito quanto la situazione sia dannosa per l'economia del porto di Gioia Tauro e non solo.

Quando si parla di una zona di così alto rilievo dal punto di vista economico e logistico in Calabria è inevitabile dover tenere sotto controllo i movimenti delle attività criminali. Il porto di Gioia Tauro resta tra i luoghi maggiormente attenzionati e maggiormente controllati, di conseguenza. "La pressione esterna è molto forte e cerchiamo di creare un 'beato' isolamento.  I controlli sono penetranti ed assillanti su tutto quello che entra e che esce dal porto. Tutti questi influisce sulla produttività inutile nasconderlo ma la legalità prima di tutto" ha concluso il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio

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