"La trattativa privata per la gestione temporanea delle due aree demaniali marittime - prosegue - (finalizzata all’installazione di pontili galleggianti) potrà risolvere solo parzialmente il problema per due anni, ma è una soluzione ovviamente ben lontana dagli standard che un porto turistico e peschereccio dovrebbe avere. Sorvolo sul grande pasticcio degli affidamenti di questi anni, su cui peraltro la Procura della Repubblica sta effettuando i suoi approfondimenti. Gli errori, i ritardi, le inadempienze dell’Amministrazione hanno trasformato l’area del porto in una desolante scatola vuota. Resto di stucco, invece, davanti alla decisione di affidare il Polo Fieristico alla Fondazione Politeama che credo abbia ben altri compiti e quindi nessuna competenza su come si gestisce un complesso fieristico. Basta andare sul sito dell’AEFI, l’Associazione delle Esposizioni e delle Fiere Italiane, e non si troverà nessun esempio di Polo Fieristico gestito da un Teatro. E’ come se La Scala gestisse la Fiera di Milano. Una soluzione quanto meno bizzarra che a Catanzaro è scivolata nel silenzio generale"
"Ritengo che l’approccio alla gestione di due grandi infrastrutture, - si legge ancora - che ricadono entrambe nell’area strategica di Catanzaro Lido, debba essere totalmente diverso. Per quanto riguarda il porto, se da un lato bisognerà lavorare perché la scadenza del 2026 per il suo completamento venga rispettata, dall’altro bisognerà pensare ad un modello gestionale moderno, efficiente e soprattutto competente che salvaguardi l’interesse pubblico del Comune, coinvolgendo soggetti interessati, a cominciare dalla comunità dei pescatori che dovrà sempre sentirsi a casa propria per finire ad associazioni di diportisti come Gli Amici del Porto. Senza spostarsi molto da Catanzaro, ci sono già esempi importanti, nonostante la crisi provocata dal Covid. Mi riferisco ai porti di Tropea e Roccella Jonica dove nella gestione è ben presente la componente pubblica. In particolare, al Porto delle Grazie di Roccella Jonica, dotato di 450 posti-barca da diporto, la partecipazione del Comune è del 71%, a Tropea del 20%".