Coronavirus. 5 contagiati della struttura di Chiaravalle verso Lamezia Terme: subbuglio in città

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L'ospedale di Lamezia Terme
  31 marzo 2020 11:42

La situazione è esplosiva. E non solo dal punto sanitario. Bisogna trovare dei posti letto per i pazienti della Domus di Chiaravalle, da giorni pericoloso focolaio nel Catanzarese, perché altrimenti si rischia di trasformare la struttura di cura in un lazzaretto. Dall'altro lato c'è il problema del dove collocare i fragili degenti. Restando fra i presidi pubblici, una parte è stata suddivisa fra i due Hub di Catanzaro:  Pugliese e Mater Domini. Ma non è ancora finita. Una quarantina di degenti devono essere trasferiti.

Dopo l'estenuante giornata di ieri, fra trattative e morti, si sarebbe deciso di spedire all'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme cinque anziani contagiati. Una decisione accolta con malumore in città (LEGGI QUI)

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Le ragioni della "rivolta" all'indicazione regionale sono presto dette. L'ospedale lametino ha dimostrato di non essere ancora pronto ad accogliere pazienti Covid,che sono ricoveri ad intensità di cura. La tac sarebbe in comune creando non pochi problemi di sanificazione e conseguenti rallentamenti per l'attività ordinaria. Più o meno lo stesso intoppo delle settimane scorse dell'ospedale Pugliese, poi risolto con una tac mobile esterna. Nonostante la predisposizione dei posti letto Covid, il presidio di Lamezia sconta i tagli del passato. Il reparto di Malattie Infettive è stato chiuso nel 2016 e i quattro medici che vi operavano trasferiti in altre unità operative e servizi dell'Asp. In sostanza, c'è un problema di personale.

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Il trasferimento all'ospedale di Lamezia Terme dei positivi da Chiaravalle sarebbe peraltro una deroga all'ordine controfirmato da Cotticelli e Santelli di assegnare gli infetti in via prioritaria agli Hub. L'ospedale di Lamezia è Spoke.

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Il potenziale arrivo di nuovi contagiati ha anche un impatto psicologico. Lamezia Terme non registra nuovi casi da circa cinque giorni. Al netto dei deceduti, peraltro fuori città, i contagi monitorati sono otto, sottoposti ad isolamento domiciliare. La città si sentiva "sigillata", per questo lo "smistamento" di cinque pazienti Covid mette apprensione.

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